Vaccino anti-covid, a chi non può muoversi da casa arriva l’ambulanza che lo porta al punto vaccinale

A casa delle persone malate e allettate che non si possono muovere arriva un’ambulanza che le preleva con una barella e le porta al punto vaccinale della Fiera.

Ogni domenica 6 ambulanze verranno impiegate per prelevare dal proprio domicilio le persone malate e allettate che non si possono muovere da casa, insieme all’eventuale accompagnatore, per trasportarlo in barella al punto vaccinale “Drive through” della Fiera. Qui il personale medico e infermieristico provvederà all’anamnesi e alla somministrazione del vaccino anti-covid. Dopo aver concluso il tempo di osservazione post vaccinale (15 minuti circa) i soccorritori riporteranno il malato a casa, nel proprio letto. È un nuovo servizio partito ieri 18 aprile nel Bolognese per raggiungere e vaccinare le persone con gravissime difficoltà motorie che sarebbero candidate esclusivamente alla vaccinazione domiciliare. l servizio nasce dall’esigenza di rispondere più tempestivamente ai pazienti domiciliari attraverso un intervento che coinvolge diversi interlocutori: la Centrale territoriale vaccini, la Centrale Operativa Unica Trasporti e il Drive della Fiera gestito dal Dipartimento di Sanità Pubblica. 

«Nonostante le difficoltà continuiamo ad unire le forze, mettendo in campo tutte le risorse disponibili affinché giorno dopo giorno il vaccino raggiunga l’intera popolazione. Anche oggi vogliamo essere pronti a fare tutto il possibile e grazie al grande sforzo della rete sanitaria e del sociale possiamo avvicinare il vaccino alle persone più fragili e in difficoltà della nostra comunità», dichiara Lorenzo Roti, Direttore sanitario dell’Azienda Usl di Bologna. 

Sono già 3750 le vaccinazioni effettuate a domicilio dai team vaccinali (medico ed infermiere) dell’Azienda Usl di Bologna. La vaccinazione domiciliare comporta un impegno importante sia in termini di programmazione che di persone coinvolte, nelle ultime settimane sono stati raddoppiati i team vaccinali. «Iniziamo con una trentina di pazienti, ma vogliamo incrementare il numero ogni domenica, compatibilmente con le dosi di vaccino e i mezzi disponibili», sottolinea Roberta Toschi, Dirigente della Centrale territoriale vaccini. 

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