Sanità privata, «Senza il rinnovo del contratto, pronti allo sciopero»

Domani è previsto presidio regionale davanti alla clinica amministrata dal presidente regionale Aiop per manifestare una situazione diventata insostenibile per i lavoratori della sanità privata.

«Firma o sciopero. Di fronte al vergognoso voltafaccia di ARIS (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari e AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) è questa l’unica alternativa per arrivare al tanto atteso rinnovo del Contratto Nazionale della sanità privata scaduto da oltre 14 anni». L’organizzazione sindacale Cgil di Bologna pone alle due associazioni un aut-aut: o rinnovano il contatto o i lavoratori sciopereranno. «Dopo aver manifestato davanti a Villa Erbosa a Bologna, una delle più importanti cliniche private del territorio, adesso busseremo alla porta dei vertici delle parti datoriali che in maniera del tutto inedita (mai vista nella storia della contrattazione) prima hanno prima sottoscritto la pre-intesa sul testo del rinnovo del Contratto Nazionale e poi non si sono presentate alla sottoscrizione definitiva», dicono dalla Cgil di Bologna. 

Domani 5 agosto, dunque, è previsto un presidio regionale a Cotignola (Ravenna), dalle 10 alle 12, davanti al Maria Cecilia Hospital, amministrata dal presidente regionale di Aiop per manifestare una situazione diventata insostenibile per i lavoratori della sanità privata. «Ci aspettiamo persone da tutti i territori e da Bologna partirà un pullman. Sarà sicuramente una mattinata calda vista la situazione di grande tensione che si sta sviluppando in tutte le strutture, dove le lavoratrici e i lavoratori non ci stanno a restare senza contratto in un contesto in cui i profitti della sanità privata crescono, le strutture si ingrandiscono e i pazienti aumentano sempre di più», dichiarano Marco Blanzieri e Mauro Puglia della FP CGIL Emilia-Romagna. 

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