Ieri durante l’udienza il 29enne egiziano studente all’Università di Bologna non era presente in aula perché non è stato fatto uscire dalla prigione di Tora.
Potrebbe arrivare oggi l’esito dell’udienza tenutasi ieri al Cairo sul caso di Patrick George Zaky, lo studente 29enne iscritto all’Università di Bologna da febbraio in carcere in Egitto perché accusato tra l’altro di propaganda sovversiva. Lo ha fatto sapere una sua legale Hoda Nasrallah, ieri all’agenzia di stampa italiana Ansa specificando che Zaky non era presente in aula perché non è stato fatto uscire dalla prigione di Tora. «Speriamo che ci sia una decisione favorevole che possa consentirgli di uscire e di tornare a riprendere i suoi studi. Ci auguriamo che le autorità giudiziarie egiziane riconoscano di aver fatto un errore accusandolo di reati inesistenti e che prendano la decisione più giusta e migliore che è quella di non prolungare questa persecuzione. Farlo vorrebbe dire arrivare intorno alla metà di novembre per una nuova udienza ed è qualcosa che Patrick non merita assolutamente», ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
fonte: Ansa