«Multe più pesanti per chi non rispetta la regole anti-covid», il suggerimento dei ristoratori di Bologna

I ristoratori di Confcommercio Ascom Bologna sul nuovo DPCM in vigore da oggi: «Vanno garantite maggiori tutele a chi rispetta i protocolli».

Chi rispetta le regole dovrebbe essere tutelato di più e chi non le rispetta sanzionato di più. A dirlo sono oggi i ristoratori iscritti alla Confcommercio Ascom Bologna in seguito al nuovo DPCM per tamponare il contagio coronavirus in vigore da oggi che interessa anche e soprattutto ristoranti e locali. L’idea è quella di intensificare i controlli di chi non si attiene alle regole che impongono la chiusura alle 24 e il divieto di consumare bevande o cibo fuori dai locali dopo le 21. Nonostante questa decisione del governo non sia al momento particolarmente impattante, gli imprenditori della Federazione ristorante e trattorie di Bologna sottolineano l’importanza di fare distinzione tra chi rispetta le regole e chi no: «Suggerirei di inasprire le sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole, tutelando chi ha sempre rispettato le disposizioni anti-Covid», dichiata Vincenzo Vottero, presidente della Federazione ristoranti e trattorie, titolare del ristorante VivoTaste Lab di Castenaso. 

Un’idea dei ristoratori, per ovviare alle nuove ed ulteriori restrizioni, agli ingressi contingentati e alla riduzione dei numeri dei tavoli, potrebbe essere anche quella di istituire dei turni, per permettere a tutti i clienti, anche a chi di solito era abituato a uscire a sera inoltrata, di cenare al ristorante, nella speranza che presto si possa tornare alla normalità. «È chiaro che ad un regime restrittivo della libera impresa debba seguire un concreto piano di aiuti e agevolazioni da parte di tutte le Istituzioni, ad ogni livello, non come è stato nei mesi precedenti», dicono i ristoratori. 

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