Minacce e intimidazioni alla comunità LGBTQ di Bologna, scritte omofobe al Cassero

Il 2025 inizia con gravi minacce alla comunità LGBTQIA+ di Bologna, con un’intimidazione diretta alla Salara di Via Don Minzoni 18, sede del Cassero da 22 anni. Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici che colpiscono uno dei centri più rappresentativi della comunità, già oggetto di attacchi in precedenza.

Nel comunicato diffuso ieri, 1° gennaio, dal Cassero, si denuncia il ritrovamento di un messaggio minatorio scritto sulla porta della sede: “Spazi liberi, via tutti i fro…”. L’attacco non si è limitato alla scritta, ma ha coinvolto anche il centro antidiscriminazione. I volantini distribuiti per sensibilizzare contro la discriminazione erano stati lanciati giù dal ponticello, mentre cartelloni e insegne sono stati strappati e gettati a terra.

Questo episodio segue altri atti di vandalismo già denunciati nei giorni precedenti. Il 1° dicembre, infatti, era stato segnalato il danneggiamento di uno striscione, un atto che, secondo le segnalazioni, potrebbe essere avvenuto in seguito alla manifestazione di gruppi neofascisti. “Ci hanno segnalato la presenza di una ronda di estrema destra in Bolognina. Non sappiamo se si tratti di una delle ‘passeggiate della sicurezza’ settimanali organizzate dalla Rete dei Patrioti”, scrivevano nel comunicato le persone coinvolte.

L’attacco alla Salara di Via Don Minzoni non è un episodio isolato. “Questo attacco segue i due episodi di danneggiamento dello striscione avvenuti nel mese di novembre”, concludono i responsabili del Cassero, esprimendo preoccupazione per la crescente intolleranza e violenza a danno della comunità LGBTQIA+ di Bologna.

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