Si era già preso 4 multe per non aver rispettato il DPCM del governo Conte che ha chiuso i bar, i locali, i ristoranti alle 18 per tamponare la seconda ondata del coronavirus. Ora per il Bistro Bonaccorsi la serranda dovrà abbassarsi alle 15.
Alla fine il sindaco gli ha abbassato la serranda alle 15. Il Bistrot Bonaccorsi di Porta Saragozza, salito alle cronache perché continuava a restare aperto nonostante l’ultimo DPCM obbliga pub, locali e ristoranti a chiudere alle 18, è obbligato a chiudere alle 15 (fin o al 30 novembre) da un’ordinanza del sindaco di Bologna, Virginio Merola. Oltre al Bistrot Bonaccorsi dovrà chiudere alle 15 anche il Bar Halloween di via Stalingrado, 22 sempre fino al 30 novembre. Le ordinanze sono la conseguenza di ripetute violazioni delle misure di contenimento del contagio del coronavirus da parte dei due titolari che hanno messo così a rischio la salute pubblica: intervenire sugli orari di apertura, pur garantendo l’attività dei due pubblici esercizi, è dunque necessario per tutelare la salute di tutti.
Per entrambi, le numerose segnalazioni riguardano sia violazioni delle misure, stabilite dal Dpcm in vigore, per le attività dei servizi di ristorazione, sia delle regole valide per tutti i cittadini (come mascherina e distanziamento) e non rispettate da parte di frequentatori dei due locali.
Le segnalazioni sono state confermate dai controlli effettuati dalla Polizia Locale e dalle altre Forze di Polizia, che hanno rilevato lo svolgimento dell’attività di ristorazione con modalità e in orario non consentiti, assembramenti davanti ai pubblici esercizi e, per quanto riguarda il Bistrot Bonaccorsi, anche il mancato rispetto delle norme di utilizzo del dehors il cui ampliamento è stato concesso dall’Amministrazione comunale senza canone proprio per garantire ai clienti e agli addetti del pubblico esercizio la consumazione di cibi e bevande in sicurezza. La violazione delle disposizioni delle due ordinanze comportano la sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro. In caso di reiterata inosservanza delle misure, partirà la comunicazione al Questore di Bologna come previsto dalla legge.
foto: ANSA/ MAX CAVALLARI