Il “carrello della spesa” nel mese di aprile scorso costa ai consumatori il 2,8% in più del solito, un aumento che segue quello del mese precedente che aveva registrato una crescita molto più contenuta. L’allarme è stato lanciato dalla Federazione dei consumatori (Federconsumatori) dell’Emilia-Romagna dopo un’analisi dei dati dell’Istituto statistico nazionale (Istat) riguardo l’inflazione nazionale di aprile. In un contesto dove molti settori, come energetico e comunicazioni, presentano numeri in arretramento, spicca il dato dell’inflazione tendenziale dei prodotti alimentari, in particolare di quelli freschi, con un 4,9% di incremento, contro il 0,7% generale.
«L’enorme crescita dei prezzi dei prodotti freschi, carne, pesce, ed in particolare frutta e verdura, è dovuta ad un insieme di fattori riduzione da parte della distribuzione della promozionalità, l’assenza di concorrenza tra insegne, anche legata ai limiti nella mobilità del consumatore e la chiusura per diverso tempo dei mercati all’aperto e degli spacci contadini», spiega Federconsumatori. Ma ci sarebbero state anche «speculazioni nella filiera, (produttori, grossisti, dettaglianti) in un momento in cui nulla giustifica l’incremento dei prezzi, se non la volontà di aumentare i profitti», sottolinea la Federazione a tutela dei consumatori.
In un contesto di inflazione generale bassa, il vistoso incremento di prezzo dei prodotti alimentari potrebbe non rientrare e diventare strutturale. Il mercato potrebbe non autoregolarsi, anzi potrebbe iniziare un fenomeno di innalzamento dei prezzi generalizzato. Per questo Federconsumatori Emilia-Romagna non ritiene sufficiente denunciare il problema, ma chiede con forza al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini di avere un ruolo decisivo anche su questo tema. «I redditi della maggioranza delle cittadine e dei cittadini della nostra Regione si sono ridotti in modo vistoso, allo stesso tempo i prezzi dei prodotti di maggior consumo crescono o deragliano, come nel caso dei freschi. È indispensabile l’apertura di uno stringente confronto trai soggetti in campo, di iniziative legislative originali, di una azione generale per il bene comune. Federconsumatori è da subito pronta al confronto, con le sue idee, con le sue proposte», dichiara Federconumatori.
Fonte: Federconsumatori Emilia-Romagna