Bologna riparte dal mercato dei servizi, boom di richieste per il mondo della casa 

Ad una settimana dall’inizio della Fase 2 riparte il mondo del lavoro anche per Bologna e provincia: settori come quello della casa e del supporto alle imprese registrano un forte incremento di richieste. 

Nonostante le paure legate all’emergenza sanitaria, la voglia di ripartire è tanta e, in vista di un’estate forse non in quarantena, ma sicuramente più casalinga, gli italiani stanno cercando di trasformare le proprie abitazioni in ambienti idonei ad ospitarli nei mesi più caldi dell’anno. Come per esempio a Bologna: negli ultimi giorni si sono impennate di un più 57% le richieste per servizi legati al mondo della casa: installazione di aria condizionata, ma anche di zanzariere e tende da sole. A dimostrarlo sono i dati raccolti da ProntoPro.it, portale che mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali. Nell’Osservatorio Covid-19 di ProntoPro è possibile confrontare il numero di richieste di servizi pervenute sul portale settimanalmente con le richieste raccolte nella settimana pre-Coronavirus, quella dal 17 al 23 febbraio.

Nella provincia di Bologna il crollo verticale della richiesta di servizi coincide con la terza settimana di lockdown, quella dal 9 al 15 marzo, quando le misure restrittive vengono estese a tutto il paese. Seguono settimane abbastanza stabili, fino alla settimana dopo Pasqua, quando un primo allentamento delle misure restrittive si traduce in una lieve ripresa delle richieste di servizi.  

Servizi per le imprese e spedizioni a domicilio i settori che hanno retto meglio alla crisi 

In positivo già da tre settimane rispetto alla fase pre-emergenza le richieste per professionisti a supporto delle imprese, che segnano al momento un +31%. Tra le prestazioni più richieste per questa categoria ci sono le imprese di pulizia, chiamate ad intervenire anche in vista della riapertura di alcune attività a partire dal 4 maggio- Chi fornisce servizi informatici, probabilmente a supporto delle attività di smart-working che molte aziende hanno cercato di ottimizzare durante il lockdown, ma anche i commercialisti, consultati per districarsi fra le agevolazioni offerte dal governo e le varie modalità di richiesta. 

Un’analisi a parte merita la consegna a domicilio, che permette alla categoria “Altro” di far registrare un +87% di crescita: stanno utilizzano questo servizio i parrucchieri e gli estetisti, ma anche i ristoratori, i piccoli commercianti locali di prodotti di artigianato e abbigliamento, a cui è stata consentita da alcune settimane la consegna a domicilio. Con il proseguimento della riapertura le richieste per questo servizio torneranno alla media pre-emergenza. 

Fonte: ProntoPro.it

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