Da ieri 1 gennaio nel centro di Bologna le auto con contrassegni Euro 0 non possono più entrare e la seconda auto paga la sosta. Il pacchetto di provvedimenti approvati dal Comune nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums) ha l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente a cominciare dal cuore della città ed è accompagnato da misure di sostegno, i bonus mobilità sostenibile, studiati con particolare attenzione alle persone con più di 70 anni, alle famiglie numerose con figli e a chi ha un Isee inferiore a 14.000 euro.  

Permessi per la Ztl: cosa è cambiato 

Dal primo gennaio 2020 la Zona a Traffico Limitato (Ztl) diventa ambientale. Significa che non ci si basa più solo su requisiti funzionali, come la residenza, ma anche sulla compatibilità ambientale dei veicoli a motore. Il Comune revocherà automaticamente e progressivamente i contrassegni in vigore ai veicoli Euro 0 (dal 2020), Euro 1 (dal 2021), Euro 2 (dal 2022), Euro 3 (dal 2023), Euro 4 (dal 2024) ed Euro 5 (dal 2025). Dunque progressivamente non vengono più rilasciati i contrassegni di tipo R (residenti), Pa (posto auto), Ip (interesse pubblico), M (medici), e accompagnamento scolastico, alle seguenti categorie di veicoli:
• dall’1 gennaio 2020: Euro 0 (diesel, benzina, Gpl, metano)
• dall’1 gennaio 2021: Euro 1 (diesel, benzina, Gpl, metano)
• dall’1 gennaio 2022: Euro 2 (diesel, benzina)
• dall’1 gennaio 2023: Euro 3 (diesel)
• dall’1 gennaio 2024: Euro 4 (diesel)
• dall’1 gennaio 2025: Euro 5 (diesel)

Dal primo gennaio 2020 sono revocati i contrassegni alle auto Euro 0 e poi si seguirà il calendario progressivo negli anni successivi. 
Dal primo gennaio 2020 dunque il veicolo Euro 0 non può più circolare negli orari di limitazione della Ztl (dalle 7 alle 20), pena la sanzione: passando sotto le telecamere di Sirio, per esempio, scatta la multa perché l’auto non è più tra quelle che hanno il permesso per la Ztl.  I provvedimenti non riguardano i contrassegni H (handicap) mentre per tutte le famiglie residenti in centro con Isee inferiore a 14.000 euro viene garantito un contrassegno indipendentemente dalla categoria del veicolo posseduto.

Sosta nel centro storico e in periferia: cosa è cambiato dal 1 gennaio 

Chi abita nel centro storico ogni famiglia ha diritto a un solo contrassegno per parcheggiare gratuitamente la propria auto all’interno del settore di residenza del centro storico (zone 1, 2, 3, 4, 5, U). Per la seconda auto, il Comune introduce la possibilità di dotarsi di un nuovo contrassegno al costo di 120 euro l’anno, che dà diritto alla sosta all’interno del proprio settore di residenza del centro storico. Dalla terza auto in poi rimane tutto uguale a oggi: viene rilasciato il contrassegno per la sosta alle tariffe ordinarie. Si può comunque scegliere: questo contrassegno per sostare alle tariffe ordinarie si può richiedere anche per la seconda auto, se il proprietario non vuole usare il contrassegno annuale a pagamento da 120 euro l’anno.

Chi abita in periferia – Dove è in vigore la sosta a pagamento, la sosta gratuita all’interno della propria area di residenza sarà limitata a due auto per nucleo familiare. Dalla terza auto in poi il Comune introduce la possibilità, per chi lo desidera, di dotarsi del nuovo contrassegno al costo di 120 euro l’anno. Per chi ha un contrassegno Pa (posto auto) per la sosta in zona U (Università) e zona “San Francesco”  In queste zone a traffico limitato speciali, dove le limitazioni valgono tutti i giorni 24 ore su 24, il contrassegno Pa (posto auto) di chi possiede un veicolo che non rispetta i requisiti ambientali viene convertito in un nuovo permesso che dà l’accesso al posto auto solo dalle 20 alle 7, cioè negli orari in cui l’ingresso alla Ztl è libero. 

Bonus mobilità sostenibile: a chi spetta e come funziona

L’introduzione della Ztl Ambientale è accompagnata da incentivi all’uso del trasporto pubblico. Il bonus mobilità sostenibile spetta a tutti i residenti del centro storico ai quali progressivamente sarà revocato il contrassegno di accesso alla Ztl, a condizione che non chiedano un nuovo contrassegno. Il bonus spetta anche a chi decide volontariamente di rinunciare al proprio contrassegno anche se l’auto non rientra nelle categorie che progressivamente saranno tenute fuori dalla Ztl. Il bonus dura un anno, si può chiedere al massimo per due anni e viene erogato da Tper a chi sceglie di muoversi col bus, con i taxi/Ncc, col car sharing o col bike sharing anziché con l’auto privata. Ecco i bonus per il 2020:
• 1.000 euro: per le famiglie a cui vengono revocati almeno due contrassegni “R” o “Pa” abbinati a veicoli euro 0
• 700 euro: per le famiglie a cui viene revocato l’unico contrassegno “R” o “Pa” abbinato a un veicolo euro 0, a patto che non abbiano un contrassegno H-handicap)
• 500 euro: per le famiglie a cui viene revocato uno dei contrassegni “R” o “Pa” abbinato a un veicolo euro 0.

Le famiglie con Isee inferiore a 14.000, alle quali il contrassegno è comunque garantito, possono chiedere il bonus mobilità solo se rinunciano al permesso.
Over 70 – se al nucleo familiare al quale appartengono persone con più di 7o anni di età vengono revocati tutti i contrassegni (R residenti e Pa posto auto), questi cittadini possono scegliere tra l’abbonamento annuale gratuito al Trasporto pubblico locale (Tpl) urbano per dieci anni o il bonus mobilità. 

fonte: Comune di Bologna

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