Vandalizzato di nuovo uno striscione antifascista del Cassero che risponde: «Non ci faremo intimidire»

Per la seconda volta in meno di un mese, lo striscione affisso all’esterno del Cassero LGBTQIA+ Center di Bologna è stato danneggiato. L’episodio è stato denunciato dagli animatori del circolo, che in una nota collegano l’atto vandalico a una manifestazione di estrema destra.

«Era già successo dopo la manifestazione del 9 novembre organizzata da Casapound e Rete dei Patrioti in zona stazione», si legge nel comunicato, «anche questa volta lo striscione è stato danneggiato all’indomani di una manifestazione di gruppi neofascisti, seppure informale».

Secondo quanto riportato nella nota, nella notte precedente l’episodio sarebbe stata avvistata in Bolognina una ronda di estrema destra. «Non sappiamo se si tratti di una delle ‘passeggiate della sicurezza’ settimanali organizzate dalla Rete dei Patrioti» aggiungono i responsabili del Cassero.

Gli attivisti sottolineano la gravità di due episodi di vandalismo di chiara matrice fascista e omofoba in un periodo così breve. «È un campanello di allarme preoccupante», denunciano. «Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo: il fatto che il governo stesso promuova odio e omolesbobitransfobia non si traduce solo in leggi e provvedimenti discriminatori, ma in un aumento della violenza quotidiana nei confronti delle persone LGBTQIA+».

Nonostante l’accaduto, il messaggio del Cassero resta fermo: «Anche questa volta non ci faremo intimidire: lo striscione tornerà al suo posto»

L’episodio evidenzia una crescente tensione sociale e politica, con episodi che mettono a rischio la sicurezza dei luoghi simbolo della comunità LGBTQIA+.

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