Un coach motivazionale per il personale dell’Ausl di Bologna, la denuncia della FIALS: «Fare chiarezza sui fondi spesi»

La decisione della Azienda sanitaria USL di Bologna di introdurre coach motivazionali per i propri dipendenti ha sollevato discussioni e proteste. Secondo il sindacato FIALS, rappresentato da Alfredo Sepe, questa misura sarebbe superflua e andrebbe a gravare sulle risorse pubbliche destinate all’Azienda Sanitaria. Sepe, che ha chiesto al Direttore Generale Paolo Bordon di chiarire la questione, ha dichiarato: «Il DG Bordon chiarisca se e quanti soldi pubblici sono stati spesi».

Critiche a una gestione che trascura le priorità del personale

I professionisti sanitari della USL di Bologna, già alle prese con turni prolungati e migliaia di ore straordinarie non pagate, lamentano la mancanza di investimenti su salari adeguati e condizioni di lavoro sicure. Non solo le ore straordinarie accumulate restano in sospeso, ma permangono difficoltà nella fruizione delle ferie e nella copertura del personale, aumentando il carico di lavoro e la pressione sugli operatori sanitari.

L’azienda, inoltre, non ha ancora riconosciuto il buono pasto ai dipendenti e destina scarse risorse a politiche di welfare aziendale e benefit, aggravando ulteriormente il malcontento interno.

Sicurezza nei Pronto Soccorso e problemi di gestione delle liste di attesa

Alla mancanza di supporto economico e gestionale si aggiungono i problemi legati alla sicurezza sul posto di lavoro, soprattutto nei Pronto Soccorso, dove il personale subisce violenze e aggressioni. Le liste di attesa per visite ed esami strumentali, già critiche, restano lunghe, nonostante i tentativi di smaltirle dopo il periodo Covid.

Un convegno “Fenomenale” per i dipendenti, ma Sepe parla di protagonismo

Il convegno organizzato dall’Azienda Sanitaria e rivolto ai dipendenti è stato intitolato “Fenomenale”, un termine che, secondo Sepe, sarebbe in contrasto con la realtà vissuta dagli operatori. “Crediamo che non ci sia niente di ‘Fenomenale’ in tutto questo, ma solo manie di protagonismo ed eventuale sperpero di denaro pubblico che dovrebbe essere investito a beneficio dei lavoratori e delle lavoratrici della USL di Bologna”, ha commentato.

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