Alluvione a Bologna, il Comune impone ai residenti di via Zoccoli di pagare i danni alle loro case causati dall’esondazione del Ravone

Un’ordinanza comunale emessa a seguito dell’alluvione del 19 ottobre scorso ha scatenato le proteste dei residenti di via Zoccoli a Bologna. Il documento, firmato da un funzionario del Comune di Bologna senza approvazione del sindaco Matteo Lepore (almeno così dice) impone interventi urgenti di messa in sicurezza agli amministratori dei condomini ai civici 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15 e 17. Tra le misure richieste, vi è la verifica e la manutenzione dei muretti lungo la strada, zona dove il torrente Ravone ha esondato, causando gravi danni.

La reazione di Matteo Lepore

Il sindaco Lepore ha espresso il suo disappunto per l’emanazione dell’ordinanza, comunicando telefonicamente il malcontento ai funzionari responsabili. Ha inoltre annunciato l’intenzione di incontrare i residenti per cercare un dialogo e ascoltare le loro preoccupazioni: «Gli uffici hanno il mandato da parte nostra di dialogare con i cittadini», ha affermato. Lepore ha contattato direttamente alcuni residenti, invitandoli a informare gli amministratori condominiali dell’incontro previsto per questa settimana.

Nonostante le critiche mosse, l’ordinanza potrebbe rimanere attiva. «Prevede obbligatoriamente una serie di azioni che devono essere svolte», ha dichiarato Lepore, «ma analizzeremo le questioni legate alla proprietà della strada che attraversa i condomini per decidere se mantenere il provvedimento. Dopo quanto accaduto, è fondamentale instaurare un dialogo aperto e costruttivo con la cittadinanza».

Le reazioni politiche e istituzionali

Il caso ha suscitato reazioni anche sul piano politico. Elena Ugolini, candidata civica del centrodestra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha criticato l’atteggiamento dell’amministrazione bolognese: «L’atteggiamento da scaricabarile di chi ha amministrato la nostra Regione è lo stesso di quello del sindaco di Bologna Matteo Lepore», ha dichiarato. «Il Comune di Bologna ha mandato un’ordinanza ai cittadini di via Zoccoli, scrivendo che è responsabilità loro mettere in sicurezza l’area colpita dall’alluvione. Questo atteggiamento non è accettabile.”

Anche Giulio Venturi, consigliere comunale della Lega, ha espresso il suo dissenso: «È scandaloso che il Comune imponga interventi a carico dei residenti di via Zoccoli, già provati dall’alluvione, senza un minimo di rispetto. Questa ordinanza è un insulto al buon senso e alla dignità di chi ha subito danni; deve essere ritirata immediatamente».

La richiesta di Confabitare

Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, ha espresso forte sconcerto per l’ordinanza comunale. Il presidente nazionale Alberto Zanni ha sottolineato le difficoltà che i residenti stanno già affrontando per ripulire i danni causati dall’alluvione: «Questo provvedimento arriva in un momento in cui i cittadini sono ancora impegnati a ripulire i danni causati dal torrente Ravone». ha dichiarato Zanni. «Imporre loro responsabilità che dovrebbero competere all’Amministrazione stessa è inaccettabile»

Verso un dialogo con i cittadini

L’ordinanza, emanata in assenza di consultazione preliminare con i residenti, ha generato tensioni che il sindaco Lepore si è impegnato a risolvere attraverso un confronto diretto. Resta da vedere se l’amministrazione comunale riuscirà a trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza e il sostegno ai residenti già colpiti dai danni dell’alluvione.

foto: alluvione immagine pubblica su Facebook

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