Fermare l’apertura dei negozi nei giorni festivi, dare un limite a quelle incontrollate, dare agli enti locali il potere di definire la regolamentazione delle aperture territoriali. Sono alcuni dei punti per cui le organizzazioni sindacali Filcams- Cgil, Fisascat– Cgil e UilTuCs dell’Emilia-Romagna invitano i lavoratori del commercio privato e cooperativo e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali a scioperare nei giorni di Pasqua, Pasquetta, 22 aprile, 25 aprile e primo maggio.
«Dopo la propaganda da parte del governo e le promesse di intervento legislativo entro la fine del 2018, tenendo conto che ci sono oggi, depositate in commissione, 6 diverse proposte di legge sulla materia, Cgil Cisl e Uil hanno più volte avanzato proposte di modifica alla attuale deregolamentazione del commercio derivante dal decreto Salva Italia, coinvolgendo le istituzioni e promuovendo iniziative, mobilitazioni e campagne di comunicazione in occasione delle festività», spiegano i sindacati in un comunicato stampa.
Tra i motivi dello sciopero c’è anche la volontà di riconsegnare agli enti locali anche la prerogativa di determinare quali e quanti nuovi insediamenti commerciali è possibile avviare. «Questi anni di liberalizzazioni indiscriminate hanno inevitabilmente contribuito ad aumentare i metri quadri di area vendita generando una concorrenza selvaggia i cui costi si stanno scaricando sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro», concludono i sindacati.