Dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana inviati progetti per 3 miliardi e 200 milioni. Il sindaco metropolitano Virginio Merola: questi progetti sono «L’idea di rilancio per il futuro del nostro territorio».
Infrastrutture per la mobilità, riforestazione urbana, attenzione al dissesto idrogeologico, digitalizzazione, riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e aumento della dotazione di edilizia scolastica e modernizzazione di quella esistente. Sono alcuni dei punti su cui il Comune di Bologna ha deciso di puntare inviando al governo i suoi progetti per quasi 3 miliardi e 200 milioni di euro che potrebbero essere finanziati dai fondi europei del cosiddetto Recovery Fund o meglio fondi per il rilancio post-coronavirus. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha specificato come tutti i progetti, 2 miliardi e 236 milioni di euro per il Comune di Bologna e 917 milioni di euro per la Città Metropolitana, sono stati redatti nel rispetto delle linee guida presentate dal governo e sono coerenti ai cluster tematici individuati: infrastrutture per la mobilità, istruzione e formazione, digitalizzazione e innovazione, equità, inclusione sociale e territoriale e rivoluzione verde e transizione ecologica.
La Città Metropolitana di Bologna ha inviato ieri all’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) le schede di progetto per l’accesso ai fondi europei del Recovery Fund. Ora le schede saranno valutate dal governo, assieme a quelle delle altre città metropolitane. Tra i progetti la parte più rilevante riguarda le infrastrutture per la mobilità che hanno il duplice obiettivo di promuovere la coesione sociale e territoriale e sostenere la transizione verde: la progettazione e realizzazione di due linee di tram – linea verde Corticella/Castel Maggiore e linea blu Stadio/Casalecchio di Reno – oltre alla progettazione della linea gialla Casteldebole/Rastignano, il completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano con la creazione delle linee passanti, il potenziamento del Trasporto Pubblico Metropolitano Integrato. Si propone anche l’acquisto di autobus elettrici e filobus, il rafforzamento della rete ciclabile e cicloturistica, la riqualificazione della strada Porrettana.
L’attenzione Bologna vuole porla anche sulla digitalizzazione a servizio di «una pubblica amministrazione più efficiente verso i cittadini e le imprese, per aumentare la capacità di lavoro sui dati, per superare il cosiddetto digital divide e per sostenere la ricerca industriale e il trasferimento delle innovazioni tecnologiche.
Per promuovere una rivoluzione verde e la transizione ecologica il Comune di Bologna intende rinnovare progressivamente la dotazione di alberi puntando, attraverso questi fondi europei, in particolare alle alberature stradali. Si propone anche di sostenere la riforestazione urbana affiancando l’intervento privato ai Prati di Caprara per ampliare la quota di verde fruibile.
Nelle schede inviate trova spazio anche il polo fieristico e il progetto di riqualificazione che lo vedrebbe integrarsi ancora di più con la città, ampliando i suoi confini e le sue dotazioni per offrire, anche, una nuova arena per campionati nazionali ed europei di basket, ed un parco attrezzato per lo sport e l’organizzazione di grandi eventi culturali al cui centro si collocherà un’arena all’aperto capace di ospitare fino a 50.000 spettatori. «Se, in base alle risorse disponibili, verranno finanziati, saranno uno straordinario volano di sviluppo e lavoro e ci consentiranno di porre le basi per una Bologna del futuro che sappia ripartire dopo la crisi determinata dal Covid-19», ha commentato Merola.
fonte: Comune di Bologna