Cantieri del tram, a 2 attività su 3 sono calate vendite e fatturato: l’indagine del CNA

Per due aziende su tre i cantieri e i lavori per la realizzazione del tram hanno influito negativamente sulle loro attività, in particolare nella riduzione delle vendite e del fatturato. Diminuzione che nella maggior parte dei casi va dal 10 al 20%.  I principali effetti negativi segnalati riguardano, per tutte le aziende, difficoltà nella circolazione, per il 67% maggiori difficoltà di parcheggio, per il 47% problemi di accessibilità per i clienti. Più della metà delle attività coinvolte dai cantieri del tram richiede un esonero dalle tasse comunali, poco meno della metà vorrebbe contributi a fondo perduto e un’azienda su tre chiede misure per migliorare la visibilità e l’accessibilità dei negozi durante i lavori. Sono i principali risultati di un questionario realizzato da Cna Bologna (Confederazione Nazionale Artigianato) su un campione di un migliaio di imprese che hanno la loro sede nei quartieri interessati o che stanno per essere interessati dai lavori per la realizzazione della nuova rete tramviaria a Bologna. 

L’impatto dei cantieri del tram 

Per il 44% delle imprese intervistate, i lavori per la realizzazione del tram hanno influito molto negativamente sulle loro attività. Per il 32% abbastanza negativamente. Per il 24% poco negativamente. Alle aziende è stato chiesto quali sono stati i principali effetti negativi riscontrati a causa dei lavori. Per il 91% maggiori difficoltà nella circolazione, per il 68% maggiori difficoltà di parcheggio, per il 47% problemi di accessibilità per i clienti, per il 35% riduzione delle vendite e del fatturato, per il 21% rumori e polvere. Le aziende avevano l’opportunità di dare più risposte. 

Quindi si è chiesto a imprenditrici e imprenditori bolognesi di stimare approssimativamente l’eventuale diminuzione del fatturato mensile rispetto al periodo precedente ai lavori. La fascia più numerosa (29%) è quella che segnala un calo del fatturato tra il 10% e il 20%. Sono il 21% quelli che hanno registrato una diminuzione tra il 20% e il 30% delle vendite. Per il 9% il calo è stato inferiore al 10% del fatturato. Stessa percentuale del 9% per chi ha visto un calo superiore al 50%. Un 29% invece segnala che non ha subìto nessuna diminuzione. 

Le misure di sostegno più necessarie 

Cna, dunque, ha chiesto alle aziende quali misure di sostegno ritengono più urgenti e necessarie per compensare gli eventuali danni subiti a causa dei lavori. La maggioranza delle richieste (59%) riguarda l’esonero o la riduzione delle tasse comunali. Seguito al 47% dalla richiesta di contributi a fondo perduto. Dunque sono i cosiddetti “ristori” i principali strumenti ritenuti utili dalle aziende per resistere alle difficoltà. Ma un 35% chiede anche misure per migliorare la visibilità e l’accessibilità dei negozi durante i lavori. Proseguendo nelle richieste, il 15% vorrebbe finanziamenti agevolati e il 12% campagne promozionali per incentivare le attività locali. 

Le richieste e le proposte delle aziende sono numerose: in tanti chiedono la massima velocità nel portare a termine i lavori. Inoltre l’organizzazione di eventi per richiamare la gente nelle zone interessate dai cantieri e la possibilità di ottenere contributi per investire nella pubblicità. Infine la possibilità di ottenere permessi temporanei per accedere alla ztl e una limitazione delle multe per soste dovute a carico e scarico. 

«Non ci stancheremo mai di dire che Cna non è contraria alle infrastrutture in generale e al tram in particolare. Ma è evidente che questi lavori seppur necessari stanno impattando duramente sulle imprese. Quindi occorre trovare in fretta soluzioni che riducano questo impatto, altrimenti il rischio è che quando il tram partirà si vedranno molte vetrine vuote e serrande abbassate lungo la sua linea», ha commentato Claudio Pazzaglia, direttore Cna Bologna. 

«Nel questionario, oltre a segnalare le criticità, le aziende indicano anche quali soluzioni sarebbero utili per mitigare l’impatto dei cantieri», ha aggiunto Paolo Carati, presidente Cna Area Bologna Città. «Certamente l’esonero dalle tasse comunali ed i contributi a fondo perduto sono le richieste più contingenti, ma, oltre a ciò e nell’immediato, per le imprese è importante migliorare la visibilità durante i lavori: sono convinto che con una efficace cartellonistica il Comune possa intervenire in maniera significativa, approntando all’altezza dei cantieri dei cartelloni pensati come arredo urbano che in maniera molto chiara ed elegante, elenchino le aziende raggiungibili nascoste dai cantieri».

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