Insicurezza e criminalità a Bologna, tornano le ronde

L’insicurezza e la criminalità a Bologna, soprattutto in alcune zone della città., ha spinto la “Rete dei Patrioti” a organizzare pattugliamenti notturni nella zona della Bolognina e della stazione ferroviaria. Secondo la Rete, queste zone sarebbero fuori controllo e in mano alla criminalità, soprattutto straniera. «Spaccio a tutte le ore del giorno e della notte e risse a colpi di coltello, accetta e bottigliate sono, purtroppo, sempre più frequenti, soprattutto nella zona di piazza Venti Settembre, dove agiscono impunemente pusher magrebini e centrafricani. Per una notte la zona è tornata in mano agli italiani per bene», scrive il movimento “Bulaggna Dsdadet”.

Il ritorno delle ronde, organizzate dalla Rete dei Patrioti, ha destato preoccupazione tra molti, con paragoni inquietanti al passato oscuro del secolo scorso. Secondo Pierluigi Leri, segretario del sindacato di polizia SILP CGIL di Bologna e dell’Emilia-Romagna, questo tipo di iniziativa è anche frutto della carenza di personale nelle forze dell’ordine, con dati ufficiali che mostrano una mancanza di oltre 10.000 agenti. 

Leri evidenzia che questa carenza non riguarda solo la Questura, ma anche altre specialità e presidi di sicurezza, compromettendo la capacità di controllo del territorio e la prevenzione dei reati. La situazione è aggravata dall’età media del personale, che supera i 50 anni, e da problemi legati alle strutture e ai mezzi. 

Il sindacato di polizia della CGIL fa appello alla comunità civile, alla politica locale e ai parlamentari affinché agiscano per aumentare le risorse e il personale nelle forze dell’ordine. Esprime preoccupazione per l’orientamento verso politiche di sicurezza più improntate alla repressione che alla prevenzione, e per il rischio di militarizzazione della sicurezza stessa, contravvenendo alla sua natura civile e democratica. 

foto: pubblica su Facebook

Condividi