Bologna sta assistendo a un cambiamento significativo nel suo mercato immobiliare, con le comunità immigrate che diventano sempre più protagoniste sia nel settore residenziale che in quello commerciale. Secondo un recente report dell’Osservatorio Immobiliare di Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, il 46% delle compravendite effettuate da famiglie straniere nella città riguarda cittadini di origine indiana, pakistana e bengalese. Questo dato evidenzia un crescente desiderio di radicarsi e costruire un futuro stabile in una città che queste comunità hanno scelto come nuova casa.
Le comunità più attive nel mercato immobiliare
Tra le comunità più attive, spiccano quelle pakistana, indiana e bengalese, che non solo investono in immobili residenziali, ma mostrano anche un forte interesse per il settore commerciale. In particolare, i pakistani hanno avviato 304 attività a Bologna, di cui 111 operano in immobili di proprietà. Questo trend dimostra una chiara volontà di consolidare la propria presenza economica e sociale nella città.
D’altra parte, le comunità indiana e bengalese, pur essendo molto attive nel commercio, preferiscono ancora operare in affitto. Queste scelte evidenziano diverse strategie di investimento tra le varie comunità, con alcune più orientate alla proprietà immobiliare e altre che preferiscono la flessibilità della locazione.
Un contributo significativo all’economia locale
Il fenomeno non si limita solo a queste tre comunità. romeni e albanesi coprono insieme il 31% delle compravendite immobiliari effettuate da immigrati a Bologna, con una presenza significativa anche nel settore commerciale. La comunità cinese, invece, continua a investire massicciamente nel mattone, coprendo il 27,12% delle compravendite tra stranieri. Su 582 attività commerciali gestite da cinesi, 383 sono in immobili di proprietà, un dato che conferma la loro volontà di radicarsi profondamente nella città.
Un altro gruppo che sta aumentando la propria presenza nel mercato immobiliare è la comunità marocchina, responsabile del 4,07% delle compravendite immobiliari tra stranieri. Molti marocchini utilizzano i retrobottega dei loro negozi come piccole abitazioni, unendo così attività commerciale e residenziale.
Il fenomeno delle locazioni e la comunità filippina
In controtendenza rispetto alle altre comunità, i filippini, pur essendo la comunità immigrata più numerosa a Bologna, continuano a preferire la locazione rispetto all’acquisto di immobili. Nessuna delle 38 attività commerciali gestite da filippini è in proprietà, evidenziando una strategia economica orientata al risparmio con l’obiettivo di un eventuale ritorno nel Paese d’origine.
Un mercato in continua evoluzione
Il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni, ha sottolineato l’importanza di comprendere queste dinamiche per sviluppare politiche abitative e sociali adeguate. “Gli stranieri che acquistano casa sono in continuo aumento, un segnale di un desiderio profondo di integrazione e stabilità,” ha dichiarato Zanni. Tuttavia, un aspetto interessante rilevato è che molti di questi nuovi proprietari stranieri scelgono di affittare i propri immobili a italiani, percepiti come inquilini più affidabili.
Nel complesso, quasi il 12% delle compravendite immobiliari a Bologna è effettuato da cittadini stranieri, confermando la città come una delle mete più attrattive per la popolazione immigrata in Italia. Questo trend riflette un mercato immobiliare sempre più multietnico e dinamico, dove gli stranieri non solo si integrano pienamente, ma contribuiscono in modo significativo allo sviluppo economico della città.