La terapia con gli anticorpi monoclonali trova indicazione nella fase iniziale dell’infezione da coronavirus in quanto interferisce con la replicazione virale.
È partito oggi nell’ambulatorio Covid-19 e nel Pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore il percorso di somministrazione delle terapie anti-covid con gli anticorpi monoclonali a pazienti selezionati positivi. Lo ha comunicato oggi l’Ausl di Bologna in una nota in cui specifica quando è utilizzata la terapia con gli anticorpi monoclonali: trova, infatti, indicazione nella fase iniziale dell’infezione da coronavirus in quanto interferisce con la replicazione virale riducendo quindi l’evoluzione verso forme severe di polmonite interstiziale con insufficienza respiratoria, soprattutto in pazienti con fattori di rischio quali ad esempio immunodeficienze acquisite, obesità grave e in trattamento dialitico.
I pazienti a cui viene somministrata la terapia possono essere intercettati dai Medici USCA, Medici di Pronto Soccorso e dai Medici di Medicina di Generale che, sulla base degli elementi sopra descritti, propongono il paziente allo specialista infettivologo, e se questi concorda procede alla convalida del trattamento (compilando una scheda su registro Aifa che permetterà alla Farmacia Ospedaliera di erogare i farmaci). «È importante saper mettere a disposizione con tempestività le nuove occasioni di terapia, soprattutto quando questo può e deve avvenire in fase precoce», sottolinea Lorenzo Roti, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Bologna.
Gli anticorpi monoclonali utilizzati in terapia, generalmente suddivisi in base alla loro attività antinfiammatoria, immunosoppressiva, antitumorale, colpiscono e interferiscono con l’azione di una sostanza chimica o di un recettore coinvolto nello sviluppo della malattia.
La terapia prevede il consenso informato del paziente e consiste in un’unica somministrazione di un’infusione di due farmaci in associazione. La somministrazione dei farmaci può avvenire: per i pazienti maggiorenni negli ambulatori covid-19 all’Ospedale Maggiore e al Policlinico di S. Orsola dal lunedì al venerdì sulla base di una programmazione sul Portale Sole da parte dei MMG, Medici Usca e Medici PS rispettando il vincolo temporale dei 5 gg dall’inizio dei sintomi. Oppure al Pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore, dell’Ospedale di Bentivoglio e del Policlinico di S. Orsola, se la tempistica di insorgenza dei sintomi non consente la programmazione.
Inoltre, la somministrazione dei farmaci può avvenire: per i pazienti 12-17 anni al Pronto soccorso Pediatrico dell’Ospedale Maggiore e del Policlinico di S.Orsola.
La Regione Emilia-Romagna ha definito delle linee di indirizzo che esprimono una forte raccomandazione per l’utilizzo degli anticorpi monoclonali, in questa prima fase, in pazienti >12 anni con immunodeficit o in trattamento dialitico, con tampone nasale molecolare positivo, con sintomi lievi-moderati insorti da meno di 5 gg che non richiedano ospedalizzazione e somministrazione di Ossigeno. Al fine di governare il processo sopra descritto è stata definita una procedura interaziendale fra Azienda Usl di Bologna e Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna.