Agricoltura, l’Emilia-Romagna si impegna a eliminare l’uso del glifosato

La Regione Emilia-Romagna potrebbe avviare un un superamento dell’impiego del glifosato a tappe progressive e potrebbe introdurre il divieto del suo utilizzo in tutti le aree extra agricole.

Almeno l’impegno c’è. È stata approvata venerdì scorso dalla Regione Emilia-Romagna una proposta di Europa verde che attiva l’ente a prendersi la responsabilità di superare in agricoltura l’uso del glifosato, l’erbicida di sintesi chimica più impiegato al mondo, ma allo stesso tempo uno dei più pericolosi per l’uomo. La sostanza, come dimostra uno studio dell’Istituto Ramazzini di Bologna, è particolarmente rischiosa soprattutto perché presente nei prodotti e nei luoghi più comuni del territorio. Prima firmataria della proposta anti-glifosato, sottoscritta anche da Partito Democratico e Emilia-Romagna Coraggiosa, è Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: «Come Europa Verde siamo soddisfatti dell’impegno preso dalla nostra Regione per superare l’impiego del glifosato, che ricordiamo è un diserbante classificato come sostanza pericolosa per l’uomo pari al DDT e che da indagini svolte è risultato presente ovunque nei prodotti alimentari più comuni, nell’acqua piovana, nelle falde acquifere sotterranee e nell’aria». 

La proposta 

La risoluzione approvata all’unanimità dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna chiede di avviare un percorso graduale dell’impiego del glifosato a tappe progressive e impegna l’Emilia-Romagna a introdurre il divieto del suo utilizzo in tutti le aree extra agricole. Inoltre, invita la Regione a potenziare la ricerca per individuare sostanze e pratiche di contrasto agli infestanti, rispettosi della salute dei lavoratori e dei cittadini. 

Infine, la proposta sollecita la giunta regionale a tenere conto, nella prossima applicazione della Politica Agraria Comune e nella destinazione delle risorse europee, in particolare del Piano di sviluppo rurale, di attuare misure e azioni tese a sostenere gli agricoltori che si impegnano da subito a eliminare l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e del glifosato. 

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