Il Comune di Bologna ha pensato di investire 100 mila euro per sostenere i negozi che rimuovono le barriere architettoniche. Si comincia dalle attività della zona T.
Cento mila euro da destinare ai negozi che investono nella rimozione delle barriere architettoniche. È la somma con cui il Comune di Bologna ha pensato di sostenere economicamente quelle attività che hanno deciso o che stanno pensando di migliorare l’accessibilità del loro negozio e di conseguenza della città. Si tratta di un provvedimento sperimentale che inizia dai negozi della zona T, il cuore della città storica, proprio per la specificità particolare degli edifici che ospitano le attività commerciali. Dopo questa prima fase, si valuterà l’estensione a tutto il centro storico.
«L’attenzione alla disabilità e la volontà di garantire a tutti i cittadini pari opportunità e accessibilità ai luoghi dello spazio urbano e agli edifici pubblici è un tema centrale per l’amministrazione comunale e per questo inserita in tutti i documenti programmatici del Comune di Bologna», si legge in una nota del Comune di Bologna. Proprio l’amministrazione comunale, nel 2020, con la collaborazione della Fondazione per l’Innovazione Urbana, ha deciso di presentare la propria candidatura al Premio Europeo Città Accessibili per dare impulso a un percorso partecipativo che ha messo in rete cittadini, gruppi, associazioni. Da questo tavolo è arrivata la proposta presentata da Uildm insieme ad altre associazioni ed enti cittadini, di aumentare l’accessibilità dei luoghi aperti al pubblico anche attraverso incentivi. La proposta progettuale e le possibili soluzioni sono state vagliate dagli uffici comunali e ora si sta redigendo il bando pubblico per agevolare gli interventi di potenziamento dell’accessibilità nei locali interni degli esercizi commerciali della zona “T”, per un importo massimo di 100 mila euro.