Il teatro riprende i suoi spazi con la 7° edizione del Festival delle Sementerie a Crevalcore 

In uno spazio, sotto le stelle,  che sorge dalle ceneri del terremoto del 31 maggio 2012 grazie al lavoro dell’Azienda Agricola Valle Torretta che ospita.

Dall’8 luglio al 6 agosto, il caldo torrido di un tipico luglio emiliano apparirà più sopportabile a chi si affaccerà al Teatro delle Sementerie Artistiche di Crevalcore, uno spazio artistico che sorge dalle ceneri del terremoto del 31 maggio 2012 grazie al lavoro dell’Azienda Agricola Valle Torretta, e che ospita, per il suo settimo anno, la Notte delle Sementerie, un festival di teatro contemporaneo sotto le stelle.  Il tema dell’edizione di quest’anno è aperto dalla frase di una delle più celebri opere shakespeariane “Sogno di una notte di mezza estate”: “Il corso del vero amore non è mai andato liscio- il senso della vita è accettare la sfida” e avrà come protagonisti, tra gli altri, l’attrice Roberta Lidia De Stefano nella Kassandra  di Sergio Blanco e “l viaggi del dott. Cechov”, debutto della nuova produzione di Sementerie Artistiche, con la regia di Federico Grazzini. Anche l’architettura del singolare Teatro Di Paglia, ogni anno progettato in base agli spettacoli che dovrà accogliere, dovrà rispettare, con tanto di quinte, fondale, sedute, il percorso dell’edizione, per poi tornare ad essere semplicemente paglia nell’ultimo appuntamento.   

La simbiosi perfetta fra il lavoro agricolo e la passione teatrale riesce a creare un’atmosfera gioiosa e creativa in un’intera serata densa di emozioni. Il festival, che nasce della direzione artistica di Manuela De Meo e Pietro Traldi, uniti da un percorso artistico ultra decennale ha anche deciso di ospitare, in questo luogo così lontano dall’anonima realtà cittadina, corsi di Teatro, di Danza Aerea e di Musica, a cui si aggiungono anche workshop e laboratori residenziali. L’intento dichiarato è sempre quello di essere una porta di scambio tra il territorio e il mondo intero, ma anche un’opportunità per gli artisti che diventano parte integrante di questi progetti nello spazio ideale alla creazione e alla condivisione che è Sementerie.

La scelta di guardare a un teatro che sia davvero capace di confrontarsi con la complessità del presente e con l’incontro degli spettatori è ciò che questo luogo ha più a cuore.  Corpo e spazio, pura realtà teatrale, grazie a quest’esperienza, dopo un lungo periodo di silenzi e destini soffocati, può riscoprire la sua funzione sociale, il suo senso di incontro e scambio, la sua vera natura: il teatro ritorna ad essere luogo di condivisione.   

 

foto: sementerieartistiche.it

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