“Donne al Centro”, tutto esaurito per la raccolta fondi dedicata alle donne con tumore

Ha già registrato il tutto esaurito la serata di raccolta fondi che si terrà il prossimo giovedì al Circolo Arci Benassi di Bologna per contribuire alla realizzazione della seconda parte di “Donne al Centro”, uno spazio situato all’Ospedale Bellaria dedicato ad attività di supporto alle donne con tumore al seno. L’obiettivo della raccolta, 10mila euro, è già stato raggiunto e i fondi saranno donati all’associazione Susan G. Komen dell’Emilia-Romagna che si occuperà di ampliare lo spazio già in funzione nel padiglione H dell’ospedale già in funzione dallo scorso 13 febbraio.

L’evento di giovedì, presentato oggi in una conferenza stampa, prevederà una cena offerta dagli chef dei ristoranti Diana, Biagi e Arci Benassi di Bologna e a seguire spazio alle risate con i comici Eraldo Turra, Dulio Pizzocchi, Stefano Nosei e la compagnia teatrale “I Muffins”. Sia i ristoranti che gli artisti parteciperanno all’iniziativa gratuitamente, permettendo agli organizzatori di concentrare le risorse sul progetto “Donne al Centro”. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione FITeL (Federazione Italiana Tempo Libero) di Bologna ed Emilia-Romagna in collaborazione con diversi circoli ed associazioni.

Come ha spiegato Carla Faralli, presidente della Susan G. Komen Emilia-Romagna, «il progetto nasce ascoltando le necessità delle donne colpite dal tumore. Hanno bisogno di supporto, di stare insieme ad altre donne nella loro stessa situazione, condividere con loro esperienze e svolgere attività». Così il centro è dedicato all’incontro e al confronto tra donne in cura oncologica e offre attività legate al sostegno e al benessere psico-fisico. Fra queste si spazia dallo yoga alla musicoterapia oppure al sostegno e consulenza per l’ambito lavorativo, spesso influenzato dalla malattia.

“Donne al Centro” si occuperà non solo del lato strettamente medico dei trattamenti necessari ad affrontare la patologia, ma di quello più umanistico. «Bisogna occuparsi della parte che riguarda la vita e la qualità della vita delle persone. La medicina ha anche un lato di umanità, i medici si trovano davanti non solo un paziente, ma prima di tutto una persona»,  ha sottolineato l’assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi.

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