Vasco Rossi si è espresso duramente contro le nuove regole del codice della strada introdotte dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, accusandolo di fare propaganda e di colpire ingiustamente chi non rappresenta un pericolo alla guida. In un reel pubblicato sui suoi profili social e in un intervento all’Ansa, il rocker di Zocca ha dichiarato: «Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causate da ubriachi o drogati al volante. Ma la nuova legge di Salvini non previene questo. Non salva nessuna vita!».
Secondo Vasco, il provvedimento penalizza ingiustamente chi, pur essendo perfettamente lucido al volante, potrebbe risultare positivo a test per sostanze come la cannabis anche giorni dopo l’assunzione, o addirittura a causa di fumo passivo: «Questo non è ridurre gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Io odio i bulli! Salvini forte con i deboli e debole con i forti», ha concluso.
Le nuove regole e le polemiche
Le modifiche al codice della strada prevedono pene severe per chi viene trovato positivo a test per sostanze stupefacenti, anche senza segni di alterazione. Vasco Rossi, nel suo post, ha sottolineato: «Da oggi, anche se siete alla guida lucidi… Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene. Fuori dappertutto il nuovo codice della strada. Invece di guidare, si potrebbe prendere i treni».
Il punto di vista
La polemica sollevata dal cantante ha trovato eco anche nell’intervento dell’Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale). Giordano Biserni, presidente dell’associazione, ha evidenziato alcune criticità del nuovo approccio legislativo: «La guida sotto l’influenza di droghe o sostanze psicotrope è stata causa di incidenti stradali anche gravi e mortali. Tuttavia, è sempre stato difficile provare lo stato alterato. Ora sparisce l’alterazione e arriva il semplice nesso temporale tra assunzione e guida. Sarà sufficiente?»