Rapina un giovane del suo IPhone e si ferisce volontariamente a una mano per non essere arrestato 

Lo strano gesto non ha funzionato. Ora il giovane è in carcere per rapina aggravata in concorso e resistenza a un pubblico ufficiale.

Ha preso a pugni un muro per ferirsi volontariamente e minacciare i carabinieri, che lo stavano per arrestare per un furto, con il sangue che gli stava uscendo: «State lontani o vi infetto, io ho l’AIDS!». L’uomo, un 20enne di origine tunisina senza fissa dimora e disoccupato è stato arrestato per rapina aggravata in concorso e resistenza a un pubblico ufficiale. Il giovane, insieme a un altro suo connazionale, la notte tra sabato e domenica scorsi aveva rapinato un 28enne italiano del suo IPhone del vale di 1200 euro tra l’intersezione di via Irnerio e via Mascarella a Bologna. I carabinieri sono riusciti a intercettare i due rapinatori nelle vicinanze. Alla vista dei carabinieri, uno dei due è fuggito, dileguandosi in piazza Verdi e disperdendosi tra la folla, mentre l’altro, vistosi braccato, non riuscendo ad allontanarsi, si è volontariamente ferito a una mano per minacciare i carabinieri con il suo sangue per non essere arrestato. Ma questa tecnica non ha funzionato. Ora il giovane è in carcere. 

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