Secondo la Confcommercio Ascom di Bologna si dovrebbe prima permettere alle aziende di finire quelle scorte di mascherine pagate più di 50 centesimi.
«Se da una parte è corretto che le mascherine non abbiano costi elevati per la collettività, è anche vero che le aziende e le farmacie hanno scorte che sono costate ben più dei 50 centesimi previsti dal nuovo Dpcm». A dirlo è la Confcommercio Ascom Bologna secondo la quale la decisione del governo di fissare i prezzi delle mascherine a 50 centesimi venga posticipata almeno fino a quando non saranno esaurite le scorte e gli approvvigionamenti precedenti a questo provvedimento. Queste scorte di mascherine sono costate alle farmacie e ad altre attività che le vendono molto più di 50 centesimi. «In questi mesi le attività hanno fatto il possibile per rispondere alle richieste crescenti di cittadini e Istituzioni, reperendo e acquistando non senza difficoltà mascherine da numerosi fornitori anche a prezzi ben più alti rispetto a quelli pre-pandemia, a causa dalle difficoltà di approvvigionamento. In questo modo, però, queste imprese sono riuscite a sopperire a una gravissima carenza dei dispositivi, tutelando la salute dei cittadini», ha sottolineato la Confcommercio di Bologna.