Locale non rispetta decreto Coronavirus, denunciato il titolare e attività chiusa per episodi violenti

Ha organizzato una serata danzante nel suo locale di Anzola Emilia, nel Bolognese, nonostante l’ordine del decreto legge che vieta l’aggregazione di persone in locali pubblici o privati per contenere la diffusione del Coronavirus. Ma non solo. Nel suo locale si stavano verificando spesso episodi violenti tra cui anche uno che ha coinvolto una ragazza 25enne rimasta ferita con un trauma cranico, frattura e trauma distorsivo. In più, il locale non avrebbe rispettato le normative vigenti come il disturbo alla quiete pubblica, provocato dalla diffusione di musica alta nei fine settimana. Così il titolare del locale, un 38enne italiano, è stato denunciato per inosservanza dei provvedimenti e l’attività è stata chiusa per 15 giorni ai sensi della legge di pubblica sicurezza. «Il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata», recita la legge. 

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