Si tratta di 2 pusher italiani trovati con 145 grammi di GHB, 17 grammi di marijuana e un bilancino di precisione nella loro abitazione nel rione Bolognina.
Avrebbero venduto sei bustine di mefedrone a un cliente che era andato nella loro abitazione per comprare la cosiddetta “droga dello stupro”. Sottoposti a una perquisizione domiciliare, sono stati trovati in possesso di 145 grammi della stessa sostanza chimica che avevano venduto, ma anche di 17 grammi di marijuana, una bilancia digitale, del materiale adatto al confezionamento della droga e 675 euro in contanti. È successo a Bologna nel rione Bolognina dove un 34enne (incensurato) e un 54enne (già con precedenti di polizia) sono stati arrestati con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. I due pusher sono stati portati in carcere.
Nelle stesse ore, i carabinieri di Bologna hanno arrestato un altro spacciatore, un 43enne tunisino, che aveva preso l’abitudine di arrivare in un locale di via Irnerio col suo monopattino e intrattenere gli “affari” con persone sospette che andavano a trovarlo al tavolino. Trovato in possesso di alcune dosi di eroina e 415 euro in contanti, il pusher, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, è stato arrestato e portato in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
