Assolta la madre del bimbo morto al Carnevale, condannati 2 organizzatori della chiesa

Si è concluso con un verdetto articolato il processo per la tragica morte di Gianlorenzo Manchisi, il bimbo di due anni e mezzo deceduto nel marzo 2019 dopo essere caduto da un carro di Carnevale a Bologna. Il Tribunale ha assolto Siriana Natali, madre del piccolo, dall’accusa di omicidio colposo, ritenendo che “il fatto non costituisce reato”. La Procura aveva richiesto per lei una condanna a 4 mesi di reclusione.

Assolto anche Marco Pasquini, il collaudatore del carro coinvolto nella vicenda. Secondo il giudice Filippo Ricci, Pasquini “non ha commesso il fatto”.

Diverso l’esito per gli altri due imputati: Paolo Castaldini, responsabile del Comitato per le manifestazioni petroniane organizzate dalla Curia di Bologna, e Marco Baroncini, presidente del Comitato organizzatore del Carnevale all’epoca dei fatti. Entrambi sono stati condannati a un anno e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo, con pena sospesa. Per loro, la Procura aveva inizialmente chiesto 8 mesi.

Il caso aveva scosso profondamente Bologna, sollevando interrogativi sulla sicurezza delle manifestazioni pubbliche e la gestione degli eventi destinati alle famiglie. Il giudizio appena emesso chiude il primo grado di un processo che ha visto opinioni e responsabilità contrapposte.

La vicenda potrebbe non essere finita qui, poiché è possibile che gli imputati decidano di ricorrere in appello. Intanto, la sentenza in primo grado segna un punto fermo su uno degli episodi più drammatici accaduti durante una manifestazione pubblica a Bologna negli ultimi anni.

Condividi