Più della metà degli emiliani sono “zombie”. Secondo una recente ricerca “Gli italiani e il sonno” della multinazionale P&G (Procter & Gamble) nella regione Emilia Romagna il 53% della popolazione, più della media nazionale (45%), cerca di riposare il più possibile posponendo la sveglia al mattino e finendo per trascinarsi per casa al risveglio come “morti viventi”. I risultati della ricerca, con un campione di più di 1500 persone, dimostrano che l’Italia è un Paese fatto di amanti del riposo che vorrebbero dormire di più perché non soddisfatti del sonno, soprattutto i più giovani (in particolare la generazione nata a cavallo fra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del 2000). In Emilia Romagna però si dorme relativamente di più che nel resto d’Italia (il 44% degli emiliani dorme 7 ore contro il 38% della media italiana, si preferisce riposare in una camera il più possibile buia e al risveglio l’insoddisfazione è più bassa della media nazionale.
Per Vincenza Castronovo, dottoressa esperta in medicina del sonno al Centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele di Milano, è importante dormire bene perché “il sonno dovrebbe costituire il momento della giornata in cui vengono fissate le informazioni nel deposito della memoria e il periodo in cui si raccolgono energie da utilizzare per il giorno successivo”.
Per dormire bene bisogna regolarizzare gli orari di sonno, avere una stanza ben isolata dal rumore e dalla luce, avere un materasso confortevole ed evitare di usare il cellulare o di prendere il caffè prima di addormentarsi.