Si chiamano finfluncer e stanno spopolando su tutti i social, ma in particolar modo su TikTok. Si tratta di esperti, o sedicenti tali, che danno consigli su investimenti, risparmio, compravendite varie. Certo, niente a che vedere con le competenze e le conoscenze di consulenti veri e propri, ma la comparsa e la diffusione di queste figure ci dicono qualcosa: gli investimenti, ormai, sono un discorso anche per i più giovani.
La ricerca: i millenali investono prima dei boomers
Lo dice l’indagine Schwab Modern Wealth 2024 che analizzando i giovani della Gen Z, ovvero coloro nati tra il 1997 e il 2012, negli USA sottolinea come questi abbiano iniziato a risparmiare all’età di 19 anni, un’età più bassa rispetto ai 25 anni dei Millennial o ai 35 dei Baby Boomer. I giovani quindi si interessano di finanziamenti: il 28% dice di aver studiato qualche strategia o qualche conoscenza a scuola, il 76% dichiara invece di non seguire nessun influencer finanziario e più della metà ammetta invece di essere propenso a rivolgersi a un consulente finanziario. Il 42%, però, cerca proprio sui social informazioni e consigli su come gestire i propri soldi.
Tra i metodi migliori per investire in giovane età troviamo innanzitutto forme di investimento che partono da piccole somme, quelle disponibili insomma per un profilo di investitore meno esperto e con meno garanzie rispetto ad un over30. Fondamentale, allora, è iniziare a risparmiare e poi guardare a una strategia che metta insieme la diversificazione, il contenimento dei costi e la riduzione del rischio. A giocare a favore dei giovani investitori di oggi c’è poi sicuramente un’evoluzione tecnologica che ha portato alla nascita ella fintech, una finanza 2.0 che ha ridotto i costi e aperto a tutti le possibilità di usare strumenti prima riservati a pochi. La seconda innovazione è senza dubbio la diffusione di fondi di investimento passivi o ETF, che permettono di investire in un ampio paniere di titoli a costi bassi e con un tasso di diversificazione veramente importante.
Le strade più scelte: Etf e Azioni
La strada degli ETF è quella più ricercata dai giovani. Come scrive il Corriere della Sera, citando i numeri di Scalable Capital, i giovani tra 18 e 34 anni investono principalmente in Etf e sostenibilità, con investimenti che raggiungono il 73% del loro patrimonio. Le azioni invece sono la seconda scelta, e con l’età la quota di Etf scende sotto il 60%. Quasi la metà dei clienti, soprattutto donne, adotta piani di accumulo, investendo circa 450 euro al mese, mentre i giovani tra 25 e 34 anni rappresentano il 39% dei piani di accumulo. Tra i mercati in crescita attenzione poi al settore dell’intelligenza artificiale.
Investimenti giovani, per un pubblico giovane. Che ha già capito l’importanza di risparmiare e di guardare al mondo della finanza.
articolo publiredazionale