Così come la Pasqua per i cristiani, anche per i musulmani questo sarà «un Ramadan speciale a causa dell’emergenza sanitaria» legata al Covid-19. E «il fatto di sottostare tutti insieme agli effetti di questa emergenza può stringere tra noi più forti legami di solidarietà». A tendere la mano alla comunità islamica è il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, in un messaggio inviato oggi in occasione proprio dell’inizio del Ramadan. Al contrario gli anni passati, scrive Zuppi ai musulmani, «non potrete rompere il digiuno con quelle cene festose che radunano amici e parenti. Non potrete recarvi nelle sale di preghiera per il rito delle invocazioni della sera, al quale siete tanto affezionati. Questo può essere motivo di tristezza, ma vi incoraggio ad accogliere con cuore sottomesso e paziente le limitazioni che ci vengono indicate dai responsabili della cosa pubblica. Anche noi cristiani abbiamo celebrato una Pasqua molto particolare, senza le usuali processioni, senza le grandi celebrazioni in chiesa, senza il pranzo comune e la tradizionale gita fuori porta del Lunedi di Pasqua».
Secondo il cardinale, il fatto di sottostare agli effetti di questa emergenza può stringere legami più forti legami di solidarietà tra cristiani e musulmani. E questa “amicizia” «si deve poi estendere alle donne e agli uomini di tutto il mondo, di ogni religione, e anche ai non credenti. La sofferenza che sperimentiamo insieme ci porti davvero ad allargare i confini della nostra solidarietà», aggiunge Zuppi.
Fonte: Agenzia Dire