AgriOpenData, l’app che svela il passaporto dei prodotti sullo scaffale

Conoscere la storia di un prodotto dal campo allo scaffale del supermercato con un solo clic: è ciò che permette di fare la piattaforma AgriOpenData, un’applicazione progettata dalla startup padovana Ez Lab. Avviando l’app sul proprio smartphone e scansionando il codice di un prodotto è possibile conoscerne la storia digitale, la quale viene poi verificata con tutte le informazioni sulla coltivazione, produzione, trasformazione, logistica e distribuzione. Dunque, un potente strumento nelle mani del consumatore con l’obiettivo di rendere la lista della spesa più trasparente e quindi più sicura.

AgriOpenData adotta il protocollo blockchain, una tecnologia sicura in grado di tracciare ogni attività lungo l’intera filiera produttiva in modo certificato, dall’agricoltore al consumatore finale. Questo perché il codice riportato sull’etichetta non può essere falsato: le informazioni sono certificate attraverso un processo di tracciamento automatico e i dati inseriti dall’azienda agricola a monte della filiera sono rigorosamente geolocalizzati, impossibile falsificare luogo o data di produzione.

L’app permette di aumentare la produzione di qualità con sviluppi interessanti soprattutto per l’agricoltura biologica e a chilometro zero, per le quali potrebbe rappresentare una nuova forma di certificazione. In questo modo non solo si migliora la qualità del prodotto ma, nello stesso tempo, si riduce l’impatto ambientale delle colture.  «Con i nostri prodotti garantiamo un aumento del valore economico dell’industria agroalimentare consolidando il rapporto di fiducia tra produttore e consumatore. Grazie alla sua tecnologia avanzata applicata alla tracciabilità e alla certificazione dei prodotti agricoli, AgriOpenData riduce costi e tempi della gestione delle informazioni come anche il consumo delle energie utilizzate, col fine di valorizzare la produzione di qualità e allo stesso tempo di garantire sicurezza e totale trasparenza all’intera filiera agroalimentare», dichiarano sul sito ufficiale gli imprenditori di Ez Lab. 

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