Un patentino social che si potrà ottenere seguendo un corso di formazione ideato dal Comune di Bologna sull’uso corretto dei social network.
Un corso di formazione per genitori e figli che illustri i pericoli e le buone condotte da tenere nell’utilizzo dei social al fine di ottenere un vero e proprio “patentino social”. L’idea è stata presentata la settimana scorsa dal Comune di Bologna che ha pensato di mettere in campo uno strumento per affrontare un uso ormai spropositato del web e delle applicazioni social da parte degli adolescenti, ma anche da parte dei genitori. L’iniziativa è del servizio Informagiovani e in concreto si vorrebbe proprio assegnare un “patentino social” a chi frequenta il corso. «Rispetto a fenomeni patologici e di cyberbullismo, per noi è importante prevenire, creando consapevolezza», spiega l’assessora comunale alle Politiche giovanili, Elena Gaggioli. Il Comune di Bologna sta pensando di estendere l’iniziativa anche agli under 14 e di realizzare un percorso anche per le elementari, «visto che oggi il primo smartphone spesso viene regalato per la comunione», sottolinea l’assessora Gaggioli.
Sul tema internet, anche l’Università di Bologna ha avviato un percorso, o meglio ha aperto lo scorso novembre uno sportello online gratuito di ascolto psicologico per tutti i ragazzi coinvolti in episodi di bullismo e cyberbullismo. Nei primi due mesi ci sarebbero state 20 richieste: 10 da parte di genitori, nove da insegnanti e uno direttamente da un ragazzo. «Quasi tutte queste richieste vengono dalle scuole medie», spiega all’agenzia Dire la psicologa dell’Alma Mater Annalisa Guarini che sottolinea come allo sportello dell’Alma mater «non si rivolgono solo le vittime di bullismo, ma anche molti genitori preoccupati dal fatto che il proprio figlio compie atti di aggressione o perché si fa trascinare in episodi di questo tipo».