Coronavirus Bologna, le attività sospese e quelle chiuse

Il Comune di Bologna ha comunicato questa mattina quali sono le attività sospese fino al 15 marzo e 3 aprile in rispetto del decreto del governo firmato ieri 8 marzo 2020 per contrastare la diffusione del contagio del Coronavirus.

Fino al 3 aprile 

Sono sospese palestre, piscine, centri sportivi, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, cinema, teatri, manifestazioni, eventi e spettacoli qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, pub  centri semi-residenziali per anziani e per disabili (centri diurni) e dei centri socio-occupazionali per disabili
chiusi al pubblico i luoghi della cultura. 

Fino al 15 marzo sono chiusi i centri socio-educativi, centri Anni Verdi, centri di aggregazione per adolescenti e preadolescenti.  Sempre fino al 15 marzo sono sospesi i nidi, scuole dell’infanzia, scuole di ogni ordine e grado, università. 

Spostarsi per ragioni di lavoro 

Il Governo nel decreto del Governo (dpcm 8 marzo 2020) e nell’ordinanza 833 della Regione Emilia-Romagna si chiarisce che non esistono restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del Paese né tra il nostro Paese e gli altri. Chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra le province e all’interno di esse, lo può fare. È quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi né debba rispettare il periodo di quarantena.  Spostamenti sempre per ragioni di lavoro o di necessità.  «Dobbiamo modificare il nostro stile di vita. È necessario raffreddare i nostri contatti sociali. Solo in questo modo possiamo contenere il virus. Solo attraverso una consapevolezza sempre più diffusa ce la potremo fare», ha dichiarato il sindaco di Bologna Virginio Merola.

Fonte: Comune di Bologna

 

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