27 minuti per salvare una vita, il 118 vince un premio per la velocità di assistenza a vittime di ictus

La Centrale Operativa 118 Emilia Est e il Servizio di Emergenza Territoriale 118 hanno ricevuto il premio Angels Award per l’assistenza ai pazienti vittima di ictus nel bolognese. Un riconoscimento internazionale, promosso da European Stroke Organization, che certifica i team pre-ospedalieri per la tempestività dei soccorsi e dell’assistenza fornita a pazienti colpiti da ictus. Questa patologia, come risaputo, è infatti tempo-dipendente: ogni minuto risparmiato è fondamentale per la salvaguardia di milioni di neuroni del paziente, nonché per evitare e/o ridurre le possibili conseguenti disabilità. 

I tempi di intervento e di riconoscimento della patologia, che avviene fin dalla chiamata al CO118 e rafforzate in ambito extra-ospedaliero, concorrono a tutti gli effetti all’esito e all’efficacia del trattamento, eseguito grazie alla Rete Stroke Metropolitana, coordinata dal Dr Andrea Zini. Essa, peraltro, vanta tra i suoi punti di forza la stretta collaborazione con il Dipartimento di Emergenza-Urgenza, la Neurologia, la Neuroradiologia Interventistica e la Neuroriabilitazione dell’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche. 

Nello specifico, i tempi medi di intervento in loco dei mezzi coordinati dalla CO118 sono di 27 minuti: questo risultato ha consentito all’Azienda USL di Bologna di classificarsi nella categoria Platino. Non si tratta di un premio isolato, ma di un livello di qualità ormai consolidato per cui, nel biennio 2020-2022, ad ottimi risultati di interventi extraospedalieri hanno corrisposto traguardi di efficacia intraospedalieri (in allegato la tabella con i riconoscimenti pre-ospedalieri e intraospedalieri divisi per quadrimestre). 

Il riconoscimento rappresenta quindi il risultato di un grande lavoro di squadra in cui ciascun anello della catena del soccorso è essenziale, senza eludere la formazione della società civile. 

Il sistema di emergenza territoriale bolognese può contare su un precoce riconoscimento dei segni e sintomi, riconducibili ad un evento neurologico acuto già da parte del personale infermieristico che risponde alla chiamata di soccorso. La contrazione dei tempi, nonché l’efficacia del trattamento, è implementata dal teleconsulto con lo specialista neurologo che fornirà supporto a distanza ai soccorritori, in attesa della presa in carico presso l’ospedale Maggiore, centro hub della rete per la successiva trombolisi e/o trombectomia. Il teleconsulto specialistico, avviato in via sperimentale nel luglio 2021, è oramai diventata una prassi del percorso terapeutico assistenziale, contribuendo a ridurre i tempi di arrivo in pronto soccorso, entro i 30 minuti. 

Gli esiti invalidanti, nonché la mortalità causata dall’ictus, sono stati ampiamente ridotti in virtù della formazione del personale sanitario nonché degli operatori del Terzo settore che si occupano del trasporto in emergenza. 

 

fonte: Ausl Bologna

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