La crisi abitativa in Emilia-Romagna è una realtà urgente che richiede un intervento strutturato. Secondo Legacoop Abitanti, la situazione necessita di un investimento di 546 milioni di euro per costruire e riqualificare alloggi a canoni accessibili. Questa proposta è stata al centro del Summit Europeo sulla Finanza per un’Abitazione Responsabile, un evento organizzato da Legacoop Abitanti e Housing Europe, che ha visto la partecipazione di numerosi attori del settore pubblico e privato, tra cui Banca Europea degli Investimenti (BEI), Banca del Consiglio d’Europa (CEB) e le principali istituzioni europee.
Il piano di Legacoop per alloggi a canone calmierato
Legacoop Abitanti ha presentato una proposta innovativa, la “Piattaforma per l’Abitare”, destinata a raccogliere fondi europei con il supporto della BEI e della CEB. L’obiettivo del piano pluriennale è ridurre il gap annuale di 57 miliardi di euro negli investimenti per l’edilizia sociale, promuovendo la costruzione di 20.000 nuovi alloggi a canoni calmierati, pari al 40% del fabbisogno stimato. L’investimento complessivo per questa iniziativa è di 4,96 miliardi di euro, con una combinazione di fondi pubblici e privati che assicurerà l’accessibilità degli affitti, stimati tra i 350 e i 450 euro al mese per appartamenti di circa 70 mq.
L’approccio cooperativo come soluzione alla crisi abitativa
Barbara Lepri, direttrice di Legacoop Abitanti Emilia-Romagna, ha ribadito l’importanza del modello cooperativo per affrontare la crisi abitativa. «La cooperazione non è solo un modello economico, ma una risposta concreta alla crisi abitativa», ha dichiarato Lepri. In Emilia-Romagna, le cooperative hanno già realizzato oltre 50.000 alloggi destinati alla vendita o affitto, e gestiscono un patrimonio di più di 7.000 abitazioni a proprietà indivisa, garantendo canoni significativamente inferiori rispetto al mercato. Infatti, il canone medio degli alloggi delle cooperative è del 60% più basso rispetto ai valori di mercato nelle principali città.
Un’analisi del fabbisogno abitativo e le proposte di Legacoop
Secondo uno studio ART-ER, in Emilia-Romagna esistono 64.703 famiglie in affitto senza proprietà, di cui 6.638 spendono oltre il 30% del loro reddito per il canone, un segnale di un bisogno urgente di edilizia residenziale sociale. Legacoop Abitanti ha proposto alla BEI un piano di finanziamenti a lungo termine (40-50 anni), con tassi fissi, per rispondere a questa domanda crescente. “L’obiettivo non è solo costruire nuove case, ma generare un impatto positivo duraturo, rigenerando le città e rafforzando il tessuto sociale”, ha spiegato Lepri.
Il futuro dell’edilizia sociale in Emilia-Romagna
Il piano presentato da Legacoop Abitanti prevede non solo la costruzione di nuove abitazioni, ma anche la riqualificazione degli edifici esistenti, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e rigenerazione urbana. Il finanziamento di 546 milioni di euro è visto come una delle chiavi per affrontare la crescente domanda di alloggi accessibili in una delle regioni italiane più dinamiche, ma anche più colpite dalla crisi abitativa.
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio contesto europeo di sostenibilità sociale e climatica, unendo risorse pubbliche e private per affrontare una sfida che riguarda milioni di cittadini in tutta Europa.