Nasce una mappa virtuale per scoprire Bologna sulle tracce del giallo e del noir

Oggi pomeriggio in piazzetta Pasolini a Bologna sarà possibile sperimentare personalmente una nuova app per viaggiare tra i luoghi dei romanzi gialli e quelli dei delitti reali che hanno segnato la storia bolognese. L’iniziativa nasce dal progetto di ricerca europeo DETECt, coordinato dall’Università di Bologna.

Uno strumento digitale per scoprire Bologna sulle tracce del giallo attraversando i luoghi narrati nelle serie poliziesche ambientate sotto le Due Torri, dalle scorribande televisive dell’ispettore Coliandro agli intrighi che animano i romanzi di autori come Loriano MacchiavelliGrazia VerasaniCarlo LucarelliGiampiero Rigosi. È DETECt Bologna, una nuova applicazione per cellulari e web nata all’interno del progetto di ricerca europeo Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives coordinato dall’Università di Bologna che studia gli effetti della circolazione transnazionale e transmediale del genere crime in Europa.  

«DETECt Bologna permette all’utente di fare una doppia esperienza della città: come luogo fisico, con i suoi monumenti, le piazze, gli edifici storici, e come scenario di narrazioni e memorie culturali. Tramite la tecnologia GPS, la posizione dell’utente viene traslata su una mappa interattiva articolata in una serie di tappe: una volta giunti in prossimità dei luoghi segnati, i contenuti associati vengono sbloccati e resi fruibili», spiega Monica Dall’Asta, professoressa al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e coordinatrice del progetto. 

Si potrà quindi viaggiare tra i luoghi del giallo a Bologna accompagnati virtualmente da alcuni dei più importanti autori del genere. E diverse clip video sono dedicate ad approfondire la nascita di uno dei detective più amati dal pubblico televisivo: Coliandro, un vero e proprio caso di creazione collettiva. Nato dalla penna di Lucarelli in un racconto del 1991, il personaggio dell’ispettore bolognese è stato infatti rimodellato attraverso vari adattamenti successivi, fino alla ormai celebre serie televisiva diretta dai fratelli Manetti (e sceneggiata, tra gli altri, da Rigosi), di cui proprio di recente è andata in onda su Rai 2 l’ottava stagione. 

Gli itinerari proposti da DETECt Bologna sono due. “Bologna noir” e Delitti sotto i portici). Il permette di scoprire come i diversi luoghi della città sono stati reinventati e trasfigurati attraverso una lunga serie di narrazioni letterarie, cinematografiche e televisive. Anche riscoprendo opere insolite, come i film amatoriali girati in pellicola Super8 dal regista Mauro Mingardi. Il secondo mette al centro il lato oscuro della Bologna reale, ripercorrendo i delitti che ne hanno segnato profondamente la memoria storica e culturale. A guidare l’utente attraverso queste dolorose pagine di storia locale, rievocate anche recuperando foto d’epoca e articoli di giornale, sono le figure del Sergente Sarti Antonio (ideato da Macchiavelli) e del Commissario De Luca (nato dalla penna di Lucarelli): il primo alle prese con le tensioni degli anni di piombo, il secondo con le ambiguità e le violenze della Bologna fascista. 

Oggi pomeriggio alle 15 in piazzetta Pasolini sarà possibile sperimentare personalmente il funzionamento di DETECt Bologna partecipando a un tour guidato dallo scrittore e sceneggiatore Simone Metalli. Accessibile sul sito del progetto DETECt, la app è stata realizzata dai ricercatori del Dipartimento delle Arti e del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica affiliati al progetto – Sara Casoli, Silvia Baroni e Federico Pagello – con la supervisione della professoressa Ilaria Bartolini del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria (coordinatrice tecnologica del progetto). Hanno collaborato inoltre diverse realtà del territorio, che hanno messo a disposizione i loro materiali: Emilia-Romagna Film Commission, Giallo Festival, Homemovies, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Associazione Culturale Luigi Bernardi. 

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