Stavano portando illecitamente fuori dall’Italia la più grande collezione al mondo di strumenti musicali antichi, denunciati

La collezione era stata esposta in mostra dal 16 giugno 2020 al 10 gennaio 2021 nel Museo di San Colombano di Bologna.

È stata sequestrata dai carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna un’intera collezione privata, la più grande al mondo e databile dal 1550 al 1780, di strumenti musicali perché 4 persone, 2 delle quali denunciate per tentata esportazione illecita di beni culturali, stavano cercando di esportarla fuori dall’Italia senza alcuna autorizzazione. 

Gli oltre 150 beni culturali, fra cui 95 strumenti musicali antichi “a corda” quali viole da gamba, viole d’amore, violini, viole, violoncelli, violoni, violini speciali, clavicembali e archi storici – persino da 1 saranji indiano – e altri manufatti artistici di assoluto pregio quali un vaso cinese antico, 4 spartiti musicali d’epoca, 2 dipinti, di cui uno olio su tela ed uno su tavola, raffiguranti scene con musicanti risalenti al XVII secolo, erano stati collocati all’interno di tre furgoni che, provenienti da Bologna, stavano per lasciare il territorio nazionale. 

Gli automezzi sono stati fermati a Tarvisio sulla rampa di accesso all’autostrada A/23 prima che potessero attraversare il confine con l’Austria dove erano diretti e dove il loro prezioso contenuto sarebbe stato illecitamente esportato in spregio alla normativa vigente, non avendo gli attuali proprietari richiesto l’autorizzazione ministeriale all’esportazione dei beni culturali.  

La collezione, di proprietà del defunto Prof. Josè Vazquez, artista di primo piano nel panorama musicale mondiale, già docente presso l’Università di Vienna e il conservatorio di Winterthur, nonché direttore della Orpheon Foundation, organizzazione che si dedica alla conservazione e alla valorizzazione degli strumenti musicali antichi, era stata esposta in mostra dal 16 giugno 2020 al 10 gennaio 2021 presso il Museo di San Colombano di Bologna, da gennaio 2021 si trovava presso il Castello Orsini – Odescalchi di Bracciano (RM) e in precedenza presso il Castello di Duino (TS). 

Il sequestro è avvenuto in collaborazione con i carabinieri di Udine e Roma e con il fattivo supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tarvisio (UD). 

 

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