Lascia in eredità 1 milione e mezzo di euro per assistere bambini con patologie del sistema nervoso centrale

Una privata cittadina ha voluto destinare un lascito testamentario di quasi un milione e mezzo per il miglioramento delle attività assistenziali della neuropsichiatria infantile di Bologna. 

Un’area di monitoraggio intensivo dell’epilessia a misura di bambino, una piattaforma di telemedicina che metterà in collegamento le strutture dedicate all’età pediatrica dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche con l’Ospedale Bellaria, il Sant’Orsola e l’Ospedale Maggiore, una nuova risonanza magnetica dedicata esclusivamente ai reparti pediatrici. Sono alcuni degli interventi che nell’arco di un anno saranno realtà. A rendere tutto questo possibile, un lascito testamentario di quasi un milione e mezzo di euro che una privata cittadina ha voluto destinare al miglioramento delle attività assistenziali della neuropsichiatria infantile.  

A questo si aggiunge un investimento di un milione e 400 mila euro da parte della Regione Emilia-Romagna per tramite del Policlinico Sant’Orsola (fondo articolo 20) per le opere di riqualificazione della Pediatria dell’IRCCS, portando così l’investimento sulla Neuropsichiatria infantile a quasi 3 milioni di euro.   

Tutti i dettagli, sono stati presentati ieri nella sede legale dell’Azienda USL di Bologna alla presenza anche di Valentino Di Pisa, presidente FANEP, associazione a sostegno dei pazienti della neuropsichiatria Infantile, a cui la donatrice era molto legata e a cui ha lasciato 1 milione e mezzo di euro che andrà ora a garantire la miglior assistenza possibile ai piccoli pazienti della Neuropsichiatria dell’Età pediatrica. 

Gli interventi principali 

Creazione di un’area di monitoraggio video-EEG intensivo per i piccoli pazienti con epilessia, a cui sarà destinato un investimento di circa 150 mila euro. Si tratta di un’area dedicata a monitoraggi video-EEG (video-encefalogramma) prolungati, della durata media di 24-48 ore, fondamentali per verificare la candidabilità del bambino alla chirurgia. In alcuni casi selezionati, infatti, quando l’epilessia è farmacoresistente, il paziente può ricorrere all’intervento neurochirurgico che in buona parte dei casi si rivela risolutivo.

L’esame è inoltre fondamentale per la diagnostica differenziale delle crisi epilettiche, per l’adeguata modulazione delle terapie in condizioni urgenti (es. stato epilettico non convulsivo, ovvero una crisi epilettica prolungata che si manifesta in assenza di crisi convulsive) per la correlazione anatomo clinica delle epilessie. L’area di monitoraggio verrà creata in due camere di degenza singole, ma la registrazione dei tracciati sarà possibile anche in altre aree del reparto, grazie a un caschetto con elettrodi collegato in modalità wireless al sistema in camera affinché al bambino sia consentita la maggiore libertà di movimento, con possibilità di lasciare la stanza e trascorrere del tempo nell’area giochi del reparto. 

Con un investimento di 150 mila euro, sarà realizzata una piattaforma di telemedicina che garantisca uno specialista a disposizione del bambino in tempo reale, anche a distanza, collegando tutti i presidii ospedalieri dell’area metropolitana in cui vengono svolte attività di neuropsichiatria dell’età pediatrica, Policlinico di Sant’Orsola IRCCS, Ospedale Maggiore e IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna: (Ospedale Bellaria). Grazie alla telemedicina sarà possibile l’attività di valutazione di esami neurofisiologici, video-EEG (video-elettroencefalogramma) e monitoraggi EEG, in corso nelle varie sedi e strutture, anche per esempio, nelle terapie intensive.  

Quasi un milione di euro, a cui si aggiunge il costo di un milione di euro per lavori di adeguamento a carico del Sant’Orsola, saranno poi investiti nell’acquisizione e installazione della nuova risonanza magnetica all’interno del padiglione pediatrico. La macchina consentirà al bambino di eseguire l’esame rimanendo all’interno del padiglione di ricovero, garantendo maggior confort e sicurezza al piccolo paziente, e tempi di esecuzione più rapidi. La nuova risonanza sarà destinata in particolare a esami neuroradiologici ai bambini seguiti da Neuropsichiatria e Neurochirurgia Pediatrica ma di fatto a disposizione di tutti i pazienti pediatrici che ne avessero bisogno. 

Il restante finanziamento sarà utilizzato all’acquisizione di apparecchiature elettromedicali e per l’inizio dei lavori di ammodernamento degli spazi nell’area ambulatoriale dedicata in particolare ai bambini con malattie neurologiche rare, al Centro Hub Neurofibromatosi, alle patologie neurogenetiche, alle epilessie rare e complesse e alla neurochirurgia con creazione di ulteriore ambulatorio. All’area ambulatoriale si aggiunge inoltre un’area dedicata ai colloqui con le famiglie e una sala multifunzionale dedicata ai professionisti. 

Verranno inoltre implementate le strutture e acquistate strumentazioni necessarie per le degenze acute dei ragazzi e ragazze con Disturbo della Nutrizione e Alimentazione (DNA) presso il Policlinico di Sant’Orsola oltre che finanziato un progetto di ricerca e cura a favore dei bambini/e e ragazzi/e affetti da DNA in età evolutiva, anche tramite la copertura di un medico a tempo determinato, dedicato alla ricerca e cura di queste patologie, in particolare per quanto riguarda la fase acuta. Potenziare l’intervento di ricerca e cura nei disturbi alimentari dell’età evolutiva è divenuta una priorità, a seguito dell’importante incremento di incidenza e di impatto sociale avvenuto negli ultimi anni. 

 

Comunicato congiunto Azienda USL di Bologna – IRCCS Istituto Scienze Neurologiche e Policlinico di Sant’Orsola IRCCS 

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