Sono passati 12 anni e gli imprenditori della sanità privata aderenti all’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) non hanno ancora rinnovato il contratto di lavoro ai dipendenti che quotidianamente svolgono attività per conto del pubblico: infermieri, fisioterapisti, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, operatori socio-sanitari e impiegati amministrativi hanno il contratto nazionale collettivo di lavoro fermo al 2007. Per questo motivo dalle 10,00 i lavoratori della sanità privata e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Bologna hanno manifestato davanti la sede regionale dell’Aiop in via Barberia. L’associazione rappresenta dal punto di vista politico-istituzionali le aziende private del settore ed è l’interlocutore dei sindacati e dei lavoratori per il contratto nazionale collettivo di lavoro dei dipendenti sanitari privati.
«Negli ultimi 12 anni sono aumentate le tariffe, è aumentato il costo della vita, sono aumentate le responsabilità dei dipendenti nell’ambito dei vari servizi, ma la busta paga rimane ferma al 2007. Ci sono circa 7500 dipendenti in Emilia-Romagna che lavorano in queste strutture private accreditate che hanno un contratto fermo a 12 anni fa. A Bologna parliamo, ad esempio, dei dipendenti della casa di cura Villa Toniolo in via Toscana», ha dichiarato il segretario regionale della Unione Italiana del Lavoro Federazione Poteri Locali (UIL FPL) Paolo Palmarini.
Non è la prima che i lavoratori della sanità privata insieme ai sindacati manifestano per questi motivi. Ci fu già un presidio nel luglio nel 2018 e il 28 gennaio scorso le organizzazioni sindacali organizzarono uno sciopero regionale di tutta la sanità privata. «Oggi siamo ancora qui a manifestare aper questa vergogna», ha incalzato Palmarini.
«I costi della vita aumentano di due o tre volte all’anno, ma il nostro stipendio non cambia dal 2007. Abbiamo manifestato tante volte, ma non cambia nulla», ha invece lamentato un dipendente sanitario di Villa Toniolo di Bologna che era in via Barberia a manifestare.