La realizzazione del Passante di Mezzo, opera di viabilità molto discussa a Bologna, è di nuovo centro delle polemiche. Il Presidente di CNA Bologna, Antonio Gramuglia, ha espresso una forte preoccupazione per il futuro di questo progetto, dopo le recenti dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che hanno sollevato dubbi sulla sua priorità e addirittura sulla sua realizzazione.
Le discussioni tra il Comune di Bologna e il Ministero rischiano di rallentare la realizzazione dell’opera con il timore che l’opera venga messa in secondo piano a favore di altre infrastrutture a livello nazionale.
«CNA Bologna esprime una grande preoccupazione per il futuro del Passante di Mezzo», afferma Gramuglia, che sottolinea come i ritardi continuino a compromettere la competitività delle imprese. «Ogni ulteriore rallentamento farebbe perdere competitività alle nostre imprese. La situazione del traffico su tangenziale e autostrada nel tratto bolognese è peggiorata ulteriormente», prosegue Gramuglia, facendo notare che ci sono aziende che impiegano più tempo a percorrere la tangenziale di Bologna rispetto a quanto ci vorrebbe per volare in Europa.
L’aumento del traffico, dovuto anche ai cantieri del tram e al successo delle manifestazioni fieristiche, ha reso la situazione ancora più critica. «CNA non ha mai voluto entrare nel merito dei tecnicismi delle soluzioni per alleggerire il traffico, ma se si è deciso di puntare sul Passante di Mezzo, ora è necessario andare avanti con decisione», afferma Gramuglia, richiamando alla memoria il passato, quando ogni freno ai progetti infrastrutturali ha comportato ritardi difficilmente recuperabili.
Matteo Salvini a Bologna: tra trasporti, mobilità e il Passante di Mezzo
Durante una recente visita a Bologna, il vicepremier leader della Lega nonché ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha incontrato cittadini e cronisti in piazza del Nettuno, dove era allestito un gazebo del suo partito. Tra i temi affrontati, il Ministro delle Infrastrutture si è concentrato in particolare su trasporti e mobilità, ribadendo la sua contrarietà ad alcune scelte locali.
Salvini ha commentato l’aumento delle tariffe dei bus, definendolo un’azione contraria agli obiettivi del governo di ridurre la pressione fiscale. Sui temi della viabilità urbana, ha espresso dubbi riguardo alle zone 30, sottolineando che «fare zone a velocità ultra limitata sulla maggior parte del tessuto cittadino è un problema per chi lavora, per chi si muove, per chi studia, per chi produce».
Sul progetto del tram blu, Salvini ha dichiarato di essere contrario, evidenziando che la Lega sta raccogliendo firme per fermarlo. «Il tram blu rischia di dividere la città», ha detto, facendo riferimento alla crescente preoccupazione dei cittadini, che temono una frattura nel tessuto urbano. «Come ministero stiamo investendo per sbloccare cantieri anche a Bologna e in Emilia, ma i progetti nuovi devono essere ascoltati dai territori», ha aggiunto, promettendo di «dialogare con tutti i sindaci» anche se, a suo dire, «Matteo Lepore preferisce altro».
Riguardo al Passante di Mezzo, Salvini ha sollevato dubbi su Autostrade per l’Italia, evidenziando che l’azienda «parla, parla e parla da tempo» senza fornire risposte chiare.
«Mi sembra paradossale che ci sia un ministro che è contento di non fare le opere», ha invece dichiarato il sindaco di Bologna Matteo Lepore, replicando alle parole di Matteo Salvini sulla linea blu del tram e sul Passante di Mezzo. Lepore ha accusato il ministro di aver perso il controllo sulle concessioni autostradali e di non rispettare gli impegni presi.