Gara a chi spara più quaglie, il vincitore premiato da candidato di Fratelli d’Italia

In provincia di Bologna, a Sala Bolognese, è stata organizzata una contestata competizione denominata “Gara con sparo su quaglie”, che utilizza gli animali come bersagli per i cacciatori. Questo evento, previsto per domenica 2 giugno, ha sollevato un’ondata di indignazione e critiche, specialmente da parte della LAV (Lega Anti Vivisezione), che ha inviato una diffida urgente al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, chiedendo la cancellazione immediata della gara.

Durante la competizione, ogni cacciatore avrà a disposizione sette cartucce e dieci minuti per uccidere cinque quaglie. Questo crudele passatempo culminerà con una premiazione, prevista alla presenza di Sergio Berlato, candidato alle elezioni europee per Fratelli d’Italia e noto cacciatore. Berlato è conosciuto per le sue posizioni a favore della caccia, rendendo la sua partecipazione ancor più controversa.

Le Parole della LAV

Massimo Vitturi, responsabile della LAV per gli Animali Selvatici, ha espresso con fermezza la sua opposizione all’evento. «È incomprensibile come nel 2024 possano ancora esistere persone che passano il loro tempo divertendosi a far soffrire e uccidere altri esseri viventi», ha dichiarato Vitturi. Ha definito tali raduni come “indegni del nostro mondo civilizzato” e ha sottolineato l’urgenza di una società che rifiuti la violenza gratuita, specialmente in un’epoca segnata dalla minaccia di conflitti globali.

La Diffida della LAV

La LAV ha già inviato una diffida al Presidente della Regione, richiedendo l’annullamento della gara in quanto contraria all’articolo 9 della Costituzione italiana, che dal febbraio 2022 include la tutela degli ecosistemi e della biodiversità. L’associazione ha rimarcato il dovere dell’amministrazione regionale di proteggere gli habitat e gli animali, piuttosto che favorire attività che promuovono la violenza sugli animali.

Reazioni e Prospettive

La LAV ha avvertito che procederà con un esposto alla Magistratura qualora la competizione non venisse sospesa. L’organizzazione sottolinea come le norme regionali vietino eventi di questo genere, che mettono in pericolo gli ecosistemi e la vita degli animali.

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