Demolito il guado di Monterenzio mentre continua a franare il versante

All’alba di questa mattina le ruspe sono arrivate e hanno demolito il guado di Monterenzio, costruito da sette imprenditori locali per evitare l’isolamento in caso di calamità e garantire una viabilità alternativa. «É stato demolito con sorprendente rapidità, mentre il versante franato sotto le recenti piogge attende ancora interventi di messa in sicurezza», dice Marco Mastacchi, capogruppo di Rete Civica in Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. 

Il guado di Monterenzio, concreta soluzione temporanea per collegare le frazioni isolate a causa delle frane sulla SP7 Idice durante l’alluvione dell’anno scorso, ha rappresentato un’importante via di transito per i residenti. Nonostante le rassicurazioni degli imprenditori, che si erano fatti garanti sulla manutenzione e sicurezza della struttura, le autorità hanno deciso di procedere con la demolizione, ignorando le richieste dei cittadini di posticipare l’intervento fino alla stabilizzazione del terreno e al ripristino completo della viabilità . 

Marco Mastacchi ha espresso critiche riguardo alla gestione dell’emergenza, sottolineando come il ripristino della viabilità sulla SP7, previsto per settembre 2023, non abbia incluso adeguati interventi di messa in sicurezza del terreno franato.  

Le recenti piogge hanno ulteriormente destabilizzato il versante, causando la liquefazione del fango che continua a riversarsi sulla strada, mettendo in evidenza tutta la fragilità dell’area. «Demolire il guado senza aver prima garantito la sicurezza del versante è un’azione poco lungimirante, le autorità competenti dovrebbero prima concentrare i loro sforzi sulla stabilizzazione del terreno e sulla prevenzione di ulteriori frane, invece di eliminare l’unico collegamento viabile per le frazioni isolate», ha commentato Mastacchi. 

I cittadini di Monterenzio avevano raccolto oltre mille firme per opporsi alla demolizione del guado e presentato una diffida alle autorità locali, chiedendo un piano chiaro e tempestivo per la messa in sicurezza della SP7. «La situazione richiede una risposta urgente e coordinata per garantire la sicurezza e la continuità della viabilità in un’area già duramente colpita dalle calamità naturali», conclude Mastacchi. 

fonte: RETE CIVICA  Progetto Emilia-Romagna

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