Mentre Bologna si prepara al Portici Festival, una voce si leva per chiedere attenzione verso lo stato reale del patrimonio UNESCO che la città vanta. Dietro le iniziative culturali e le passeggiate tra architetture secolari, infatti, si nasconde una realtà fatta di muri deturpati e colonne ricoperte da scritte vandaliche.

Il degrado che affligge molti tratti dei portici bolognesi non passa inosservato. A richiamare l’attenzione sul problema è Samuela Quercioli, presidente del gruppo consiliare Bologna Ci Piace, che ha sollecitato un’audizione in Comune per fare il punto sull’efficacia delle misure attualmente in vigore contro le scritte abusive.

Il dato che allarma riguarda l’applicazione dell’articolo 8 del Regolamento Comunale: se nel 2019 erano stati emessi 25 verbali contro atti vandalici, nel 2024 ne risulta soltanto uno. Una flessione drastica che, secondo Quercioli, non rispecchia la reale diffusione del fenomeno. «I portici non si tutelano con gli slogan, ma con azioni concrete: pulizia costante, controlli puntuali ed efficaci, sanzioni chiare per chi danneggia».

Oltre a una verifica dei fondi investiti negli ultimi anni per contrastare il vandalismo grafico, la richiesta riguarda anche il coinvolgimento delle forze dell’ordine e delle istituzioni in un piano condiviso. Non si tratta solo di estetica, ma di rispetto verso la città e la sua identità. «Pulire i portici non è solo una questione estetica, ma un atto di rispetto verso la città. E chi li imbratta deve essere sanzionato con determinazione».

Quercioli sottolinea anche la necessità di un coinvolgimento attivo della cittadinanza, a partire dalle scuole: «È fondamentale responsabilizzare tutti, a partire dai giovani, promuovendo una cultura del rispetto degli spazi di tutti. I portici sono un bene comune: vanno curati, amati e protetti ogni giorno. Chi ama Bologna, la difende».

In un momento in cui i riflettori sono puntati su uno dei simboli più rappresentativi della città, la denuncia assume un valore ancora più forte: celebrare i portici non basta, serve proteggerli davvero.

foto pubblica: pagina Facebook La Bologna Imbrattata

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