Il Bologna ha pareggiato 1-1 contro lo Sporting CP a Lisbona ieri nell’ultima giornata della fase a girone unico di Champions League. La squadra di Italiano si è portato in vantaggio al ventunesimo minuto con Pobega, ma lo Sporting ha pareggiato al 77 con Harder. Nonostante le assenze il Bologna ha giocato una buona partita mostrando qualità e aggressività. Il pareggio ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ma ora il focus torna sul campionato per cercare di tornare in Champions il prossimo anno.
Allo stadio José Alvalade di Lisbona, lo Sporting CP ha ospitato il Bologna nell’ultima giornata della fase A girone unico di Champions League. Con i rossoblù già eliminati, il mister Vincenzo Italiano ha cambiato diversi uomini: Ravaglia in porta per Skorupski, Holm al posto di Posch, Casale per l’influenzato Lucumí. A centrocampo ha pesato l’assenza dello squalificato Freuler, mentre in attacco spazio a Fabbian sulla trequarti e Iling Jr a sinistra. Lo Sporting, invece, ha lasciato a riposo il bomber svedese Viktor Gyökeres.
Il Bologna è partita forte e al terzo minuto ha sfiorato il vantaggio con una traversa di Beukema su calcio d’angolo. Dopo un avvio aggressivo, i rossoblù hanno perso il capitano Ferguson per un infortunio muscolare: al suo posto Moro. La squadra di Italiano si è dimostrata più pericolosa nei primi venti minuti grazie alla velocità degli esterni e al ventunesimo minuto è passata in vantaggio: su corner battuto da Moro, Beukema ha prolungato di testa e Pobega ha insaccato da pochi passi lasciando immobile il portiere Israel.
Lo Sporting ha fatto quindi fatica a reagire, la migliore occasione è arrivata al quarantaduesimo minuto con Araujo che ha provato un colpo di tacco ravvicinato. Nel recupero, il portiere rossoblù si è esaltato sul colpo di testa di Hjulmand, anche se l’azione è stata fermata per un fallo dei portoghesi.
All’intervallo, Italiano ha sostituito gli ammoniti Holm e Beukema, inserendo Lykogiannis ed Erlic. Lo Sporting dopo pochi minuti ha perso Debast per infortunio che è stato costretto a lasciare spazio al più offensivo João Simões e al cinquantatreesimo Ndoye ha sfiorato il raddoppio, trovando la risposta di Israel. I rossoblù hanno proseguito a pressare senza lasciare spazi agli avversari come nel primo tempo
Al settantacinquesimo, Pobega, dominante a centrocampo ma affaticato, ha lasciato il posto a Odgaard. Poco dopo lo Sporting ha pareggiato: i subentrati Quenda e Simões hanno confezionato un’ottima azione a sinistra. Passaggio filtrante del primo per l’inserimento in area del secondo che ha crossato basso. Harder hato anticipa Casale e Ravaglia sul primo palo e ha pareggiato.
Il Bologna ha prova a reagire inserendo Dallinga per Iling Jr e passando a un assetto più offensivo.
Nel finale, lo Sporting si è coperto inserendo il difensore brasiliano Reis al posto di Trincao per difendere un pareggio prezioso per la qualificazione. Nei sei minuti di recupero, i portoghesi hanno gestito il possesso e hanno spezzato il ritmo con qualche perdita di tempo strategica, impedendo al Bologna di rendersi pericoloso.
Il Bologna ha chiuso con una prestazione che sintetizza il suo cammino europeo: qualità, aggressività, ma anche qualche errore di inesperienza. La squadra di Italiano ha dimostrato di poter competere ad alti livelli, ma ha pagato caro alcuni errori nei dettagli nel corso della competizione.
Il pareggio ha lasciato un po’ di amaro in bocca, soprattutto considerando l’ottima prova fornita per lunghi tratti della gara.
Adesso i ragazzi di Italiano avranno solo il campionato sul quale concentrarsi per provare a far si che quello di ieri sera sia solo un arrivederci e non un addio alla Champions League.