Una insegnante, preside e mamma di 4 figli che avrebbe avuto così tanto tempo libero nella vita che da 26 anni bazzica sulle poltrone della politica con diversi ruoli. È stata, solo un esempio (fonte Wikipedia), per due anni sottosegretaria al ministero dell’istruzione nel governo Monti (quello delle riforme “lacrime e sangue”). Ma 10 anni prima fece parte di un gruppo di lavoro voluto dall’allora ministra Letizia Moratti (governo Berlusconi) per il sistema di valutazione del sistema scolastico italiano. È Elena Ugolini, 65enne riminese, che si è candidata a presidente della Regione Emilia-Romagna (elettori ed elettrici al voto 17 e 18 novembre) come indipendente nonostante sia legata alla destra della Meloni. Proprio durante la festa di Fratelli d’Italia di 2 giorni fa, in un suo discorso, ha accostato le RSA (Residenza sanitaria assistenziale) per anziani ai lager nazisti. Poi se n’è scusata. Insomma, una perfetta candidata per la destra italiana.
Infatti, la sua candidatura ha l’appoggio di tutta la coalizione di centro-destra comprendente Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Unione di Centro e Popolo della Famiglia compresi quindi il generale Vannacci e l’antiabortista Mario Adinolfi.
Lo slogan della Ugolini è “la persona al centro” che significherebbe, per la docente che ha passato una vita tra poltrone politiche e sedie di scuola, un modello di governo «basato sull’ascolto delle persone, perché in Emilia-Romagna, dice, il modello di governare non valorizza, non ascolta e non aiuta chi si prende responsabilità, chi crea e chi innova».
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