50 milioni per aumentare gli stipendi agli infermieri, il Nursind appoggia la proposta della Regione Emilia-Romagna

Un fondo da 50 milioni di euro in tre anni per migliorare gli stipendi del personale sanitario. È l’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna, sulla scia di un provvedimento già adottato in Veneto, con l’obiettivo di contrastare la fuga di infermieri all’estero. Il sindacato Nursind di Bologna accoglie con favore l’idea del presidente Michele De Pascale e chiede ulteriori misure per valorizzare economicamente la categoria.

La segretaria regionale del Nursind Emilia-Romagna, Antonella Rodigliano, ha sottolineato come l’annuncio del presidente rappresenti un primo passo concreto per riconoscere il ruolo essenziale degli infermieri: «Accogliamo con piacere le parole del governatore Michele De Pascale riguardo l’impegno della Regione per valorizzare finalmente gli infermieri, evitando che scelgano di andare all’estero con le loro competenze, mettendo in campo importanti risorse finanziare, che andrebbero ad incidere sulla parte premiale degli stipendi dei nostri professionisti».

Il tema della fuga degli infermieri verso Paesi che offrono stipendi più competitivi, come l’Inghilterra, resta al centro del dibattito. Secondo il Nursind, il riconoscimento economico deve essere accompagnato da un cambiamento anche all’interno delle aziende sanitarie per migliorare le condizioni lavorative. «Si cominciano a vedere i frutti delle parole spese e dell’impegno preso dal governatore durante il recente incontro col Nursind», prosegue Rodigliano, ribadendo la necessità di interventi strutturali.

L’attenzione si sposta ora sulle decisioni operative che la Regione metterà in campo per concretizzare il piano, in un contesto in cui la carenza di infermieri rappresenta una sfida sempre più urgente per il sistema sanitario regionale.

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