Il progetto di quadruplicamento della linea Alta Velocità e Alta Capacità che collega Bologna a Castel Bolognese sta sollevando preoccupazioni tra le amministrazioni locali di Bologna, Ravenna e i comuni limitrofi. In una nota congiunta, Città Metropolitana di Bologna, Provincia di Ravenna e i Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Imola, Castel San Pietro Terme, Dozza, Castel Bolognese e Solarolo hanno espresso il loro allarme per le modalità con cui sono stati presentati i tracciati del progetto.
Preoccupazioni per l’impatto ambientale
Le autorità locali hanno sottolineato la necessità di un progetto che non solo risponda alle esigenze di mobilità, ma che sia anche sostenibile dal punto di vista ambientale e urbanistico. Le ipotesi di tracciato attualmente presentate non riescono a riflettere le peculiarità dei territori interessati, creando una sensazione di isolamento nelle decisioni prese da RFI (Rete Ferroviaria Italiana).
Richieste di maggiore collaborazione
Recentemente, sul sito del Dibattito Pubblico sono stati pubblicati ulteriori tracciati, ma le amministrazioni locali hanno dichiarato di non condividerli. Rimangono aperte domande cruciali riguardanti la gestione dei nodi ferroviari di Bologna e Imola, le scelte progettuali che portano a un tracciato interamente in elevazione e le valutazioni di impatto acustico e paesaggistico.
Un progetto necessariamente condiviso
Gli Enti locali, attraverso un tavolo interistituzionale coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, auspicano un approccio più collaborativo per sviluppare un progetto che soddisfi le esigenze delle comunità. «Un’opera di questa dimensione richiede un approfondimento puntuale e una condivisione trasparente», affermano le autorità, sottolineando che le attuali proposte rimangono troppo impattanti e non integrate con le infrastrutture esistenti.
Prossimi Passi
Le amministrazioni sono già al lavoro per redigere un documento di osservazioni dettagliato, che sarà inviato a RFI nei prossimi giorni. L’obiettivo è garantire che il quadruplicamento non solo riduca il suo impatto ambientale, ma si dimostri realmente utile per lo sviluppo del territorio. “Siamo determinati a lavorare affinché questo progetto diventi un’opportunità per la nostra comunità, non un rischio”, concludono le autorità.