Un nuovo strumento digitale per rafforzare la protezione civile a Bologna e che consentirà di localizzare e assistere in tempo reale le persone più fragili durante situazioni di emergenza. Il Comune e l’Azienda USL hanno siglato una convenzione che permetterà di integrare i dati sociosanitari con la mappatura dei rischi ambientali, per garantire interventi tempestivi e personalizzati.

Grazie alla piattaforma che sarà sviluppata nell’ambito dell’accordo, sarà possibile individuare con precisione le persone con disabilità o con patologie invalidanti che richiedono assistenza specifica, intervenendo rapidamente con mezzi e risorse adeguate. I dati, forniti in formato informatizzato dall’Ausl, saranno utilizzati esclusivamente per scopi di protezione civile, nel rispetto della riservatezza e della sicurezza degli operatori.

L’obiettivo è quello di rendere più efficace la risposta a eventi critici – come ondate di calore, terremoti o alluvioni – proteggendo chi si trova in condizioni di maggiore vulnerabilità. Il sistema si rivolge in particolare a chi soffre di disabilità motorie, sensoriali, psichiche, a chi vive con malattie invalidanti o necessita di supporti assistenziali e tecnologici.

«Con questa convenzione – spiega l’assessora Matilde Madrid – compiamo un passo avanti decisivo per rendere la protezione civile sempre più vicina alle persone. Integrare la pianificazione sanitaria e sociale con quella di protezione civile significa riconoscere che la fragilità non è un dato astratto, ma una condizione concreta che richiede risposte tempestive e personalizzate. Grazie alla collaborazione con l’Azienda USL, saremo in grado di intervenire con maggiore tempestività e in maniera appropriata in situazioni di emergenza, tutelando le cittadine e i cittadini più vulnerabili e garantendo loro il diritto alla sicurezza».

Sottolinea l’importanza del lavoro comune anche Ilaria Camplone, Direttrice del Distretto Città di Bologna dell’Azienda USL: «È una collaborazione interistituzionale proficua volta a proteggere i cittadini più fragili dagli eventi estremi, come l’ondata di calore che purtroppo stiamo sperimentando anche in questi giorni. Dalla pandemia, dalla recente alluvione e dai terremoti del 2012 abbiamo imparato che prepararsi è fondamentale: questo accordo dimostra come a Bologna si operi per questo in maniera coesa e collaborativa».

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