Nello studentato Galvani si “muore di freddo”, studenti in casa con cappotto e sciarpe a Bologna

«Riscaldamenti inefficienti e condizionatori (d’estate) mal funzionanti»: sono solo alcuni dei disagi lamentati, ormai da almeno 3 anni, dagli studenti e dalle studentesse nella residenza universitaria, gestita da Ergo (Azienda regionale per il diritto studi superiori), “Galvani” a Casteldebole, nella periferia bolognese. Il problema principale sarebbe, a dire di alcuni studenti che ci vivono, l’inefficienza dei riscaldamenti. «Siamo costretti a studiare e vivere con cappotti, maglie termiche o coperte addosso o a doverci riunire in cucina, accendendo il forno e mettendo a riscaldare dell’acqua come nostra unica fonte di calore, pur di avere almeno uno spazio in casa relativamente caldo», denuncia una studentessa.

Questo gravissimo disagio sarebbe dato da termosifoni troppo vecchi che, pur risultando accesi e funzionanti, non rilasciano calore adeguatamente. Sebbene Ergo esegua dei controlli, «questi avvengono di mattina, rilevando temperature apparentemente accettabili, ma non rappresentative delle reali condizioni serali o notturne, quando freddo e umidità diventano insopportabili», aggiunge uno studente.

I ragazzi lamentano disagi significativi, come la necessità di dormire con diverse coperte per combattere il freddo. Lo stato delle cose non migliora se si considerano le caldaie. «Smettono di funzionare all’improvviso, spesso nel cuore della notte, lasciandoci per ore senza acqua calda», commenta un alto studente. Un’altra ragazza racconta: «Non è per niente piacevole svegliarsi alle 7 del mattino al freddo e scoprire di avere l’acqua ghiacciata in casa, tornare dopo ore di lezione e dover ancora aspettare che arrivi un tecnico nel tardo-pomeriggio per sistemare la situazione».

Disagi non solo d’inverno

Anche d’estate i disagi restano: i condizionatori mal funzionanti In un primo momento, Ergo è corso ai ripari con una soluzione tampone: un climatizzatore portatile, il cosiddetto “pinguino”. «Ma non è una vera soluzione: non è oggettivamente sufficiente per raffreddare tutte le stanze dell’appartamento a differenza dei condizionatori che invece sono presenti in ognuna, ma inutilmente», spiega uno studente. «Non chiediamo né pretendiamo il lusso, ma perlomeno il minimo indispensabile per vivere e studiare in modo dignitoso, al pari di nostri colleghi», concludono gli studenti.

foto: pubblica su Facebook

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